LORENZO SENNI, XAllegroX / The Shape Of Trance To Come

L’ultimo lavoro di Lorenzo Senni esce con un titolo abbastanza evocativo, che sembra voler far eco a un universo di riferimenti: dal “jazz” di Ornette Coleman al “punk” dei Refused, fino al “rock”(?) di Lasse Marhaug e al “drums” di Khompa, numerosi artisti hanno utilizzato l’espressione “The shape of _ to come” come una sorta di presa di posizione per ridefinire un genere.

Senni è un artista ironico, che negli ultimi anni ha saputo intelligentemente riappropriarsi di alcuni simboli e concetti, accostandoli in modo del tutto particolare e a volte provocatorio. Loghi black metal à la Darkthrone o quelli sXe in stile Youth Of Today si affiancano a parole e tematiche del mondo del dancefloor, creando un sorta di contrasto che l’artista riprende anche dal punto di vista musicale. Il risultato è una sorta di collage audio-visivo di tutti gli elementi che hanno caratterizzato la sua giovinezza, dall’hardcore dei centri sociali all’alba nelle discoteche della riviera romagnola (dove è cresciuto), che fa sì che i suoi lavori non siano mai banali perché dotati di quell’attitudine che solo un background di questo tipo ti può dare.

La sua ricerca negli ultimi anni ha girato attorno a quella che lui stesso ha definito “pointillistic trance”: una musica destrutturata, che parte isolando alcuni elementi della dance, rifacendosi in particolar modo a quelli della cultura rave degli anni Novanta, ripetendoli ossessivamente. Senni agisce soprattutto sul build-up melodico, privo di cassa, creando un suono più introspettivo che, implicitamente, preserva una certa tensione emotiva, in quanto non arriva mai alla vera e propria “esplosione” che caratterizzava il genere, lasciando l’ascoltatore quasi spaesato. Quello che lui fa con la musica non è molto diverso da quello che Georges Seurat metteva in atto con la pittura: crea dei suoni molto brevi che, se fossero disegnati, sarebbero proprio come dei puntini. Messi accanto uno all’altro sono come note di colore che dipingono un tessuto sonoro più ampio, rendendolo quasi tridimensionale. Da soli non significherebbero nulla, ma è l’insieme che crea qualcosa di nuovo ed evocativo.

Il 12” esce per la Warp Records, come il precedente Persona, ma in questo ep c’è qualcosa di diverso e più audace. L’approccio è, come sempre, straniante, ma il sound sembra più pop, più giocoso, sostenuto dagli arpeggi liquefatti della semper fidelis Roland Jp-800, soprattutto in The Shape Of Trance To Come. XAllegroX”, invece, non è un pezzo Boston Straight Edge, come le due X ci vorrebbero far credere, ma è forse il suo brano più punk: come d’abitudine, non c’è un solo suono di batteria ma l’intro è dinamica, magnetica ed esplode poi in sonorità un po’ naïf e malinconiche, ma allo stesso tempo energiche e vitali.

Siamo quindi davanti a una svolta, come il titolo ci vuole far credere, oppure Senni ha deciso di prenderci in giro? Una risposta può arrivare dal gioco interattivo che trovate sul suo sito.