Lo split Trappist / Connoisseur e la raccolta dei Despise You

Lo scontro tutto californiano tra i losangelini Trappist e i Connoisseur from Oakland comporta anche un breve ripassino. I primi, infatti, hanno al loro interno due membri dei Despise You, leggendaria formazione della scena power-violence fondata nel 1993 e famosa per non suonare mai dal vivo: il loro primo concerto, infatti, si tenne nel 2007 in occasione della reunion avvenuta a dieci anni dallo scioglimento, reunion di cui faceva parte il nuovo acquisto Chris Dodge, lo stesso che ritroviamo nei Trappist insieme ad uno dei membri originari dei Despise You, il chitarrista Phil Vera. Nel 1999 era uscita una raccolta della band intitolata West Side Horizons, una sorta di corposo testamento che racchiudeva i brani apparsi su split, ep, compilation e inediti per un totale di ben 62 pezzi (non un risultato sorprendente, vista la scarsa durata delle tracce), voluta dall’altro fondatore Chris Elder e andata in breve esaurita. Questa la ragione per cui la Tankcrimes ha pensato bene di darle oggi una seconda vita e renderla di nuovo disponibile in vinile. I brani che compongono la raccolta risalgono al periodo 1994 e 1996 e presentano il miglior compendio possibile all’immaginario caro alla band, con testi ricchi di riferimenti alla violenza di strada, all’infanzia di Elder con i traumi subiti e alla vita delle gang messicane dai cui tipici font avevano ripreso il logo oltre agli pseudonimi utilizzati nel primo periodo di attività. Altra caratteristica della band era la voce della bassista Lourdes “Lulu” Hernandez, che si dice andasse ancora al liceo e per questo preferisse apparire come Letitia, un particolare che aggiungeva ulteriore riconoscibilità allo stile powerviolence adottato dalla band, con il suo continuo alternarsi di esplosioni furiose e improvvisi rallentamenti, accelerazioni di matrice grind e cambi di ritmo tanto repentini quanto condensati nel giro di pochissime battute. La natura di band da studio ha portato un nutrito numero di musicisti ad alternarsi e giungere in supporto dei due fondatori Elder e Vera, rimasti comunque sempre il motore principale e il “nucleo duro” del progetto che ha così mantenuto un tratto immediatamente riconoscibile in grado di colpire i molti estimatori della scena e che ha permesso al nome dei Despise You di rimanere ancora oggi impresso nella memoria di chiunque ami il genere. Poco altro da aggiungere se non consigliarne l’acquisto a chi apprezza l’estremismo sonoro made in Weast Coast e non possiede una copia dell’originale.

Salto temporale (anzi vero e proprio balzo di ben venticinque anni) e arriviamo all’oggi con lo split, sempre su Tankcrimes, tra i figli dei Despise You (i Trappist) e i Connoisseur, formazione di cui sappiamo molto poco a parte che sono devoti al culto della marijuana e definiscono la loro proposta “stoner violence”, oltre a descriversi come degli Earth Crisis fumati che suonano cover degli Spazz (il che è talmente geniale da renderceli immediatamente simpatici). Ad aprire il match ci pensano i monaci della birra, che vengono preceduti dal classico suono di un tappo che salta dalla bottiglia: la loro formula è tanto semplice quanto funzionale, un mix di hardcore, d-beat e powerviolence a tema luppolo che ricorda un po’ l’operato dei Tankard in campo metal. Dalle grafiche che stravolgono il classico immaginario crust a base di foto di guerra in bianco e nero, ai titoli, all’appellativo di fratello a precedere il nome di battesimo dei musicisti, tutto concorre a celebrare la birra come elemento fondante della dieta quotidiana. Si passa, così, attraverso anthem a tema come “Number Of The Yeast” e “I Don’t Need Sobriety” per quella che si preannuncia come una vera e propria celebrazione della bevanda più amata nel mondo. Una bella spolverata di hardcore con tanto di cori da indice alzato come nella coinvolgente “The One Thing That Still Holds Brew”, su cui si innestano una vena crossover e una punta di metallo ad arricchire il blend, rende la scrittura della band immediatamente riconoscibile e rimanda ai tempi delle formazioni bandana-thrash nella sua variante più “selvaggia” (si pensi ai vari Voetsek, Cross Examination e Tear It Up). Sul secondo lato dello split, come anticipato, si passa dalla birra alla nuvola di fumo che avvolge i Conoisseur, “solo” sei tracce contro le nove dei compagni di split e un suono melmoso, con la velocità di crociera attestata su ritmi decisamente più pacati ma non per questo così distante da quel piglio hardcore che palesa l’accostamento sacrilego a degli Earth Crisis fumati. In fondo, quello proposto dalla band è un hardcore dilatato e racchiuso in brani dal minutaggio comunque contenuto tra pochi secondi e i ben quattro minuti della conclusiva “Double Barrel Shotgun” (in fondo una inezia per degli amanti dell’erba gatta). Nessuna lungaggine, insomma, anche qui si va in porto senza perdersi per strada ma si cammina con più calma e si osserva il paesaggio lungo il tragitto che hanno già percorso i monaci. La partita per quanto ci riguarda è patta, e la Tankcrimes continua a garantirci una buona dose di estremismo doc, sia che ripeschi nomi storici o che dia una casa alle nuove generazioni.