LAY LLAMAS / TETUAN, Split Tape

tetuan

Anime affini che s’incontrano. Era inevitabile, data la forte comunanza stilistica tra la sigla di Nicola Giunta (Lay Llamas) e i marchigiani Tetuan, titolari proprio di Artetetra, che licenzia questa cassetta in sole cento copie. Nicola questa volta percorre la lunga distanza, occupando tutto il primo lato con una composizione più estesa e articolata del solito, che sa di deserto e di miraggio psichedelico in crescendo, simile a una perdita di coscienza. Si fa aiutare dal fido Andrea Davì (già nei Beautiful Bunker) e da Marco Bernacchia, meglio conosciuto come Above The Tree, e il risultato non può non ricordare certi Futuro Antico più ritmici, o addirittura Ariel Kalma.

Il quartetto marchigiano, invece, ci coinvolge in una rincorsa a perdifiato sempre desertica, tra le chitarre e le ritmiche tribali di “Juju” e la passeggiata drogata ed in souplesse di “Lame Rosse”: immaginate di trovarvi di fronte a un ensemble di musicisti che suonano senza fare il minimo caso a ciò che li circonda, come se fosse una sorta di trancedelia meditabonda. Affezionati alla cassetta e amanti di sonorità particolarmente “fuori dal tempo” sono i benvenuti.