La Digestion conclude la stagione con Giovanni Lami, Enrico Malatesta e Maurizio Argenziano

Riceviamo e pubblichiamo.

12:00 – 18:00 – ingresso gratuito
I’m sitting in a room
program of audio screenings
@ Complesso di San Domenico Maggiore

19:30 – ingresso 5 €
NS: Giovanni Lami & Enrico Malatesta [IT] Maurizio Argenziano [IT] live
@ Riot Studio
Palazzo Marigliano, Via San Biagio dei Librai, 39
NAPOLI

L’evento conclusivo de La Digestion – musica ascoltata raramente, il festival di arti sonore organizzato da Phonurgia, Fondazione Morra e E-M Arts, è rivolto all’ascolto e alla riscoperta di alcune delle più rappresentative opere sonore del presente e del passato, nella straordinaria cornice del convento dove visse e insegnò Tommaso D’Aquino. L’evento si propone di promuovere una serie di ascolti di opere significative di musica concreta ed acusmatica, tentando di sdoganare anche in Italia una pratica già ampiamente diffusa in Europa, ovvero quella del cosiddetto “cinema per le orecchie”. Un’esperienza di ascolto collettivo e dedicato, non legato al momento performativo della musica, ma rivolto a una rivalutazione dell’ascolto come momento fondamentale della formazione culturale e sensoriale dell’individuo. Il programma di ascolti prevederà opere di compositori quali Lionel Marchetti, Jar Moff, Rudolf Eb.er, Jerome Noetinger & SEC_, Trevor Wishart, Valerio Tricoli, DSM, Heith & Jesse Osborne Lanthier, Les Enerves, più una sezione di inediti a cura di Giovanni Lami, più una sezione a cura del festival itinerante di ascolti acusmatici Helicotrema, con i quali La Digestion ha appena inaugurato una collaborazione.

In serata, poi, i concerti degli emiliani Giovanni Lami ed Enrico Malatesta e del chitarrista napoletano Maurizio Argenziano, nella bella cornice del Riot Studio a Palazzo Marigliano, luogo da anni dedicato ai linguaggi contemporanei sia sonori che visivi.

La performance immersiva “Nuova Superficie” di Giovanni Lami ed Enrico Malatesta, fatta di microsuoni dalla poetica lenta e metamorfica, avrà luogo nel giardino del Riot dalle 19.30 alle 22.30; durante la performance il pubblico sarà libero di muoversi tra gli spazi esterni ed interni, integrandosi organicamente con il paesaggio sonoro costruito dai due musicisti. A seguire il dirompente solo di uno dei più originali e influenti chitarristi napoletani tramuterà la scena in un campo di battaglia metafisico, in cui è la cortina elettrica a dar vita ad architetture sensibili e a ricordarci che il suono, come l’elettricità, è qualcosa di intangibile eppure di estremamente concreto.