KURNUGIA, Forlorn And Forsaken

Non proprio così prolifici i Kurnugia: dopo il primo bel 7″ su Blood Harvest del 2014 ci hanno regalato (venduto) un mini-cd nel 2016 e solo ora tornano con un disco a piena durata su Memento Mori, l’etichetta spagnola dedicata anima e cuore a supportare il death metal sotterraneo, con gran profitto peraltro.

I Kurnugia hanno base a Cleveland e nascono dopo lo scioglimento dei Decrepit che, magari, qualcuno si ricorda (c’era una volta anche un bel gruppo crust con lo stesso nome). Le radici non mentono, sono un gruppo orgogliosamente death metal vecchia scuola, alla maniera americana. Voce profondissima e chitarre con accordatura ben ribassata, ma tutto ben evidenziato e definito da una registrazione che permette di vedere i contorni di quanto in essa contenuto. Non diamo per scontato alcunché, con suoni del genere c’è una tendenza molto diffusa a impastare il tutto in una brodaglia a base di riverbero e basse frequenze che, nel mio piccolo, ha cominciato ad annoiarmi. Qui si capisce tutto quello che accade con i vari strumenti, e lo si fa con gioia perché gli avvenimenti non mancano. I Kurnugia amano architettare i pezzi con velocità variabili: c’è di tutto, dai rallentamenti catacombali alle accelerazioni furiose, dalle parti cadenzate alle velocità medio/alte (quelle in stile Death/Massacre insomma). Ci si trovano frammenti genetici di Immolation come di Incantation, di Broken Hope e di Death, tutto amalgamato con coerenza. Un vero piacere ascoltare death metal di questo tipo, e non solo perché i riff e i passaggi di batteria sono intellegibili.

Tracklist

01. Intro
02. To the Cursed Depths
03. Crown of Suffer
04. Shroud of Damnation
05. Pervert the Pious
06. Eroded Faith
07. Thy Sanguine Altar
08. All Consuming Grief
09. Decaying Serenades
10. When the Moment of Death Arrives