KMRU, Peel

In molti, lo scorso anno, hanno parlato di Peel di KMRU, pubblicato da Editions Mego. KMRU, per farla breve, è un ventenne del Kenya di nome Joseph Kamaru come suo nonno, quest’ultimo musicista molto conosciuto in patria, anche per il suo impegno politico. Joseph gira già per i festival di tutto il mondo, dunque non sorprende che Peter Rehberg abbia stampato questa raccolta di field recordings più o meno “processati” (messa insieme in un giorno lavorandoci su con Ableton, interviste alla mano). No, non è uno di quegli artisti africani che ibrida la tradizione del suo continente con qualche genere più moderno: Peel, che contiene materiale raccolto in diverse parti del mondo (il titolo è il nome di una stazione della metro di Montreal, per capirci), non ha nulla che possa suggerire la sua origine geografica o ingannare riguardo ad essa. Si tratta di sei tracce per la maggior parte del tempo rasserenanti, costituite da pochissimi drone sovrapposti, un paio di loop e suoni più facilmente riconducibili alla loro sorgente reale, il tutto reiterato in media per una decina di minuti. Forse solo “Klang”, nomen omen, rompe un po’ la quiete e scuote dal sogno a occhi aperti che stavamo vivendo fino a quel momento. Alla fine, è come se fossimo seduti per terra a contemplare il buio assieme a quei due tizi in copertina. Vorrei aggiungere che Kamaru deve proprio aver ascoltato Basinski, ma mi pare davvero troppo banale. Nulla, in ogni caso, che non avremmo potuto sentire da uno dei molti, bravissimi field recordist/sound artist italiani o da – per nominare chi abbiamo in casa e abbiamo dimenticato troppo presto – Selaxon Lutberg. Questo insegna che bisogna uscire, girare, suonare dal vivo, tessere legami, studiare fuori (e pagare un PR? Che ne dite?), altrimenti Editions Mego non ti cercherà mai su WhatsApp perché ha letto una recensione di un tuo cd-r su di un sito italiano. Precisato questo, ho voluto segnalare Peel perché tutti ne parlano, ma attenzione: è un ascolto piacevole, però non necessario, a mio modesto parere.