KAPTAIN PREEMO, Kaptain Preemo

Dopo un minuto di intro, Preemo si presenta così, in veste ufficiale di Kapitano e a suon di garage-action-rock equipaggiato con chitarre sature. Nonostante la diffidenza suscitata dal dubbio che dietro a tutto ciò possa celarsi l’ennesima band in cerca di fortuna facile, ciò che viene fuori dal mio impianto stereo non mi dispiace, anzi: mi diverte.

Con una bella dose di grinta, apre l’album “I’ve Never Sold My Soul To Satan”, che sembra somigliare un po’ a “Call In The Calvary” dei… dei… com’è che si chiamavano? Ah sì! The Shys, grazie internet. Comunque, a quanto pare questo dev’essere l’anno dei gruppi che si divertono a depistarmi, facendomi sentire come una capra in tinello, quindi anche Kaptain Preemo decide di cambiare le carte in tavola già dalla traccia successiva: eccomi a fare improvvisamente i conti con psichedelia drogata, rock-blues, 60’s garage, nebbia acida ed allucinazioni varie.

Mi piace l’uso smodato che il Kapitano fa di phazer, riverbero, tremolo e soprattutto del fuzz, che torna costantemente a farsi sentire come un serpente tentatore tra le atmosfere dilatate, ma non dispersive, nella parte centrale di quest’album. L’effetto è quello di spezzare delicatamente ed al momento giusto, con un riffing classico dei late 60’s, lo stato ipnotico in cui affonda lentamente il disco brano dopo brano. Interessante.

Sì, è caduta la diffidenza iniziale e il risultato davvero non mi dispiace. ‘Sto gruppo sa il fatto suo, nonostante mi pare abbia ancora i piedi nella pozzanghera del sentito e risentito. Non che la cosa debba per forza essere un male, intendiamoci, ma a mio avviso manca qualcosa nella chimica dei pezzi, qualcosa che conferisca maggiore personalità ai brani e faccia venir voglia di ascoltare l’album almeno un paio di volte di seguito.

Questo lavoro omonimo è ben confezionato, ma penso che il Kapitano debba iniziare a spingersi oltre i confini delle proprie acque territoriali, puntando l’orizzonte. Il sommergibile con il quale solca i mari è quello giusto, la ciurma sembra ben assortita, quindi avanti tutta!