JOLANDA MOLETTA & KAREN VOGT, Sea Swallowed Wands
Jolanda Moletta, musicista piemontese originaria di Mondovì, ama definirsi una “storyteller”; in Gran Bretagna è stata addirittura soprannominata “one woman electronic choir”. I suoi studi musicali, intrapresi fin da bambina, hanno rivelato un immenso talento naturale. La sua musica, misteriosa, arcana ed evocativa, con questo nuovo album – realizzato in compagnia della polistrumentista australiana Karen Vogt – segna il passaggio, dopo collaborazioni con etichette quali Superpang, Nine Hive e Longform Editions, alla prestigiosa label britannica quiet details.
In duo con Demian Endian, Jolanda esordisce nel 2006 con l’album Wintry Rains Wailing. Nel 2010 Aubade, sempre con Endian (con cui darà vita anche al progetto She Owl e, tre album e un ep in tasca, girerà l’Europa), viene pubblicato negli Stati Uniti e in Germania, e presentato in anteprima al torinese Spaziale Festival, dove le Cocorosie erano headliner. Infine, a coronamento di una consolidata carriera di sperimentatrice sonora, l’album Nine Spells (2022) le vale l’invito a partecipare al celebre festival LeGuessWho?.
Le canzoni senza parole di Jolanda e Karen, contenute in Sea Swallowed Wands, lasciano ampio spazio all’immaginazione dell’ascoltatore, offrendogli un viaggio libero nel proprio inconscio. Le note di copertina sottolineano che si tratta di “vocal explorations and improvisations made while heavily under the influence of the sea”. Sebbene sul palco Jolanda e Karen utilizzino strumenti che spaziano dai synth al pianoforte e in studio persino macchine da scrivere o la kalimba, per questi otto brani dai titoli evocativi come “The Scent Of A Storm On The Wind”, “Time And Tide” e “Underwater Forest”, le due artiste hanno privilegiato esclusivamente le improvvisazioni vocali, appena impreziosite da un’elettronica luminescente che a tratti genera vere e proprie epifanie acustiche (“Moonwater”). Questa scelta offre una musica tanto spaziale quanto sensuale: là dove figure come Elizabeth Fraser e Lisa Gerrard ci hanno per svariati motivi “abbandonato”, la voce di Jolanda, lieve e decisa, ci solleva, permettendoci di continuare a sognare quella visione che sembrava perduta.
Va ricordato che Karen Vogt faceva già parte, nel 1999, degli Heligoland, una band prodotta da Robin Guthrie, con cui continua a collaborare. In seguito, si è spinta verso territori musicali ben più sperimentali, fino all’incontro nel 2024 con Jolanda Moletta in Suspended Between Worlds (Longform Editions). Non dimentichiamo che a febbraio Jolanda aveva già pubblicato un altro formidabile album da solista, Night Caves (con Rafael Anton Irisarri al mastering), e l’ep Dream Spell.
Insomma, questa è tutta musica perfetta per “svoltare” l’ennesima tremenda e torrida estate, quindi da condividere con amici e conoscenti, al di là dei soliti consigli degli esperti.