In ascolto il solista di Bruno Dorella: Paradiso

Ho sempre pensato la musica in ensemble, mai veramente nella dimensione in solo, e ho sempre immaginato che, se mai avessi fatto un disco da solo e a mio nome, sarebbe stato attinente alla composizione pura anziché alla composizione abbinata all’esecuzione. Così è stato per Concerto per chitarra solitaria, nato per un festival di musica classica contemporanea, e così è adesso per Paradiso (Bruno Dorella)

Si è sempre saputo, perché da tempo sperimentava soluzioni nuove con gli OvO e aveva integrato la formazione dei Sigillum S: Bruno Dorella sopravvive cambiando, come tutti noi. Ecco che domani esce Paradiso, cioè le musiche per l’omonimo “progetto performativo” del gruppo nanou (finalista ai Premi UBU 2022 come miglior spettacolo di danza e migliore scenografia), con cui proprio gli OvO (lui e Stefania Pedretti, per chi abitasse in una grotta) avevano già collaborato di recente. A dargli fiducia la storica Silentes, credo alla prima produzione con lui. Comprensibile il perché dell’interesse di Silentes, dato che – nonostante si relazioni al corpo in movimento – questo è un disco eminentemente atmosferico, che per lunghi tratti sembra mezzo imparentato col glitch.

Così dice Bruno: La composizione è stata lunga. Le esigenze coreografiche, l’effetto della musica sui corpi, mi hanno spesso portato a ragionare in maniera più ampia rispetto al modus operandi strettamente musicale. Io e i componenti di gruppo nanou – che mi sono stati addosso, non mollando mai la presa, spronandomi a ottenere i migliori risultati possibili – siamo partiti da suggestioni reciproche e piano piano ci siamo capiti sempre più velocemente. Ci sono state alcune residenze artistiche, anche nel corso della pandemia, in cui abbiamo potuto affinare il tutto provandolo direttamente sui corpi, sulla danza, e questo ci ha permesso di capire quel che funzionava sul serio. Abbiamo definito una comune concezione di ritmo, decidendo di lavorare su ritmi apparentemente ‘fuori griglia’, creando l’illusione di qualcosa che non vada insieme ma sia perfettamente a tempo. Si tratta in realtà di piani paralleli che viaggiano a tempo tra di loro, sebbene sfasati.

Musica composta, eseguita, registrata e mixata da Bruno Dorella

Masterizzata da Giuseppe Ielasi

Voci nelle tracce 6 & 13 di Francesca Amati

Voci nelle tracce 4, 9 & 10 di Elisabetta Da Rold

Trattamento delle voci sulla traccia 1 di Bruno Dorella & Giovanni Lami, la traccia 5 include parti di Old Vogue Dancer di Bruno Dorella, la traccia 11 include un sample di Stefano Ghittoni

Layout e artwork di Marco Valerio Amico

Foto di Daniele Casadio