ILUITEQ + ERALDO BERNOCCHI, Fade, Remain

Sbiadisci, rimani. Questa è la traduzione del titolo del nuovo disco degli Iluiteq – Sergio Calzoni e Andrea Bellucci – insieme a Eraldo Bernocchi. “Sbiadisci, rimani”, come tutti noi in presenza e in assenza, nel ricordo e in vita. L’intero lavoro possiede un aspetto ombrosamente solenne ma mai sopra le righe, quasi che le trame digitali dei tre riescano a legarsi nella fase della ritenzione, fissando un ricordo nella memoria e facendocelo entrare sottopelle, salvandolo nel nostro ippocampo. È un cullare agrodolce quello proposto dal trio, che aggiunge sale alla vicenda utilizzando i field recordings raccolti presso il Bosco della Panfilia, crepitii e ombre che si stendono sul quieto pulsare del disco. Lentamente, nel vento, il crepuscolo, fuori dall’orizzonte: il racconto dei titoli sottolinea il lieve ma costante disgregarsi delle molecole, il disfacimento delle forme più complesse e figurative in altro. È un suono delicato e interconnesso, mai alla ricerca dell’agito solitario, coeso e descrittivo di pensieri e sensazioni in realtà indescrivibili.

Oltrepassato figurativamente il Reno, all’interno del bosco gli spiragli di luce diventano più potenti ed è “Remain, Behind The Shadow Of Time” a stillare note che sembrano essere maggiormente romantiche, aspre, in qualche modo più decise sul quadro generale, generando un maggior movimento e un gioco fra luci e ombre che trasmette solidità e presenza. Una parvenza di agrodolce speranza si percepisce nei tasti di “Remain, Alone”, ovattati e cangianti, insistita in una “Remain, True” che sembra prendere sempre più massa, facendosi enorme al rallentatore.

“Fade, Remain” è un disco ambient che rispetta e persegue il proprio titolo e il proprio intento, dimostrando che anche un suono impalpabile può mantenere una sua presenza intorno a noi, soprattutto perché, se di qualità come in questo caso, riesce a cambiarci i contorni, gli atteggiamenti e le condizioni.