ILPO VÄISÄNEN, Asuma
A inizio secolo, temporaneamente in pausa dal progetto techno-ambient Pan Sonic (in coppia con Mika Vainio), il finlandese Ilpo Väisänen si dedica alla libera sperimentazione elettronica, elaborando una serie di tracce che andranno a costituire il nucleo di Asuma, album pubblicato per la prima volta nel 2001 in formato cd. Ora, opportunamente rimasterizzato, il disco gode di una lussuosa ristampa in vinile curata dalla Editions Mego.
A ventiquattro anni di distanza, le scarnificate miniature post-techno di Asuma continuano a destare interesse a patto che si contestualizzi l’ascolto. I pattern ritmici in forzato allineamento e i bordoni allucinati ad alta densità acida di “Autioitu 1”, il glitch epidermico e il looping disturbato nella successiva “Tukahduttaja”: a pochi solchi percorsi dalla puntina l’atmosfera cyber è già in drammatica accelerazione. Siamo ai confini dell’umano o forse già oltre. Un polveroso deserto codificato, dalle reminiscenze spionistiche e proiettato verso una futuribile inquietudine. La scheggia retro di “Klikki” – tra sample & hold e drumming analogico – viene consumata da un’anarchia post-industrial che in “Asumaton” assume la forma di una ripetizione lobotomizzante, quasi una seduta di brainwashing.
In Asuma ogni possibile apertura melodica è preclusa, lasciando posto a lancinanti gabbie ritmico-sintetiche in cui gli elettroni si dimenano urlando (“Vallitseva”). Techno-ambient esposta al gelo siderale della kosmische musik e alla furia industrial ma non esente dall’influenza stilistica del ripetitivismo americano (“Jaettu”), l’album ha l’aspetto di una capsula sperimentale all’interno della quale Väisänen potrebbe essersi divertito non poco, contraddicendo almeno in parte le fosche immagini che evocano le tracce.