Il progetto :hide (Friuli Venezia Giulia) parte con XIX, Niide, Von Tesla e Holy Similaun

Aggiornamento del 5/4/2018. Scrive l’organizzazione: A causa di motivi a noi esterni siamo costretti a modificare la location del secondo appuntamento HIDE < Von Tesla + Holy Similaun >. Purtroppo sarà impossibile svolgere lo show del 12 Aprile al Dalala Disco Club.
Per non annullare la serata con Von Tesla ed Holy Similaun abbiamo deciso di ospitare privatamente la performance dei due artisti.
L’evento sarà dunque privato e riservato ad un numero limitato di persone, ci dispiace veramente molto per l’inconveniente ma questa é l’unica soluzione possibile per garantire una serata che qualitativamente soddisfi le aspettative di pubblico ed artisti. Per partecipare contattarci tramite la nostra pagina Facebook

:hide è una nuova piattaforma che nasce in collaborazione con Dissonanze, Cas’Aupa, Hybrida e Dobialab per portare in Friuli Venezia Giulia musica elettronica contemporanea. Di seguito la presentazione di sé del progetto e i primi due eventi.

:hide è un organismo pluriforme che indaga nuove soluzioni artistiche. È un’entità astratta, o forse uno scarto, generata dalla società distopica in cui viviamo; si interpone tra il mondo e l’individuo, con lo scopo di fungere da conduttore tra le due parti. Al contempo si interpone anche tra l’individuo e il virtuale, ma con funzione diversa. Con l’avvento dei social network, delle tecnologie portatili e della digitalizzazione, l’umano ha perso ulteriormente la capacità di dialogare con se stesso e con ciò che lo circonda, perdendo parte della propria libertà.

Forse la perdita di libertà, o meglio, di individualità, è l’elemento chiave che dobbiamo in qualche modo affrontare ed accettare nella nostra storia come specie umana. L’accettazione passa però attraverso uno status di consapevolezza generale. :hide non vuole opporsi ne al progresso tecnologico né al percorso evolutivo intrapreso dall’uomo, è però suo interesse testimoniare in maniera critica questo status esistenziale. Come un bug nel complesso sistema che regola ciò che siamo ora e ciò che potremo diventare.

L’interesse di :hide va verso tutte quelle forme di indagine artistica, culturale e sociale che affrontano e raccontano l’epoca contemporanea e il rapporto tra reale e virtuale.

:hide ricerca nuove soluzioni per riflettere sulla possibilità di utilizzare il mondo digitale come strumento, e non più come parte inconscia dell’individuo, così da poter plasmare nuovi artefatti, digitali e non, ma comunque tasselli costruiti ed inamovibili nella memoria dell’uomo.

Venerdì 23 marzo XIX + Niide a Dobialab (GO)

XIX (Concrete Records) origina la trama di ogni sua composizione partendo dalla chitarra, modulandone e snaturandone il suono attraverso un computer portatile.
Al fine di realizzare tracce che fondano melodia e sezioni strumentali ricche di sonorità distorte ed/o eteree si serve di sintentizzatori e vari software musicali.

Niide è il nuovo alias di Alex Ortiga, musicista ed artista visivo che si concentra sulla creazione di imponenti muri sonori mescolando melodie emotive ed asettiche ottenute attraverso un’intensa manipolazione digitale dei sample. Il suo intento è quello di digitalizzare ed inumanizzare gli strumenti classici, quali organi, cori, voci, in modo da creare un’eco di un futuro dimenticato.

Giovedì 12 aprile Von Tesla + Holy Similaun al Dalala Disco Club (UD)

Von Tesla (Enklav) è un progetto basato sulla ricerca e la decostruzione di sequenze sintetiche, sostenute da texture di beat asincroni, suoni acidi, loop ipnotici e profondi echi di paesaggi distorti. Nel 2011 esce il primo lavoro Mondo Parallel in edizione limitata e viene presentato in versione digitale in free download con un djset live in streaming lungo tutta la notte. A poca distanza escono Black Mirror per Tulip Records, Raised By Clear Acid per Boring Machines, Providing Needles, Farewell Is A building e Secure Digital per la techno label Enklav. Di recente è stato ospite dei più importanti festival italiani di musica elettronica come NODE Festival, Flussi e roBOt Festival.
Ha lavorato per la Galleria degli Uffizi, Ferrari, Hugo Boss, McLaren e molti altri clienti in Europa, Hong Kong e Brasile collaborando come sound designer con Roberto Fazio (creative director, interaction e visual designer) e Apparati Effimeri (collettivo di video mapping).

Holy Similaun (Prehistoric Silence / N E T H E R) è il progetto di Alberto Bertelli che si basa sul principio di costruzione/decostruzione della sezione ritmica e successivamente della riduzione allo stato minimale della sezione melodica, ricavando da ciò un suono ripetitivo e distopico. Inoltre vi è una forte presenza di elementi noise che enfatizzano la dislocazione delle sonorità presenti, ottenendo un estratto di industrial, dub e world music.