Il novembre 2019 di Argo16

Riceviamo da Argo16 e pubblichiamo.

02/11 > Uochi Toki: Malæducaty \ Burbank in Canti del Caos
08/11 > Diplomatico e il Collettivo Ninco Nanco – Release Party
09/11 > Look mum! No Computer – Risograph Workshop
15/11 > Squadra Omega: Antiterra | Arto \ Lecri
16/11 > Fangodischi Night
22/11 > Voci Sparse vol. 9
23/11 > Telefon Tel Aviv live A/V
24/11 > GRaN BaL FoLK con DUO ThÉBAUT + stage danze del Poitou
30/11 > ACIDOLATTICO

Il clou

23/11 Telefon Tel Aviv live A/V

I Telefon Tel Aviv sono stati uno dei nomi culto dell’elettronica sperimentale degli anni Zero. Amici sin dall’infanzia e partner musicali dal 1999, Joshua Eustis e Charles Cooper avevano dato vita a due storici album, “Fahrenheit Fair Enough” (2001) e “Map Of What Is Effortless” (2004), sospesi tra IDM, leftfield e downtempo. Il terzo album, “Immolate Yourself”, uscito per BPitch Control, si lasciava macchiare da tinte più electro e lasciava scorgere una percorso musicale che si sarebbe fatto ancora più affascinante e complesso, ma il 22 gennaio 2009, il giorno prima della sua release, Charles Cooper perse tragicamente la vita.

Per un decennio il nome Telefon Tel Aviv è rimasto uno splendido ricordo di qualcosa che è finito troppo presto, ma Joshua Eustin non lo ha mai accantonato veramente. «Perché dovrei fermarmi? Devo almeno provarci prima di poterlo fare. Preferisco provare e fallire, piuttosto che arrendermi e allontanarmene solo perché ho troppa paura di riprenderlo in mano.» Nel frattempo, comunque, la sua carriera musicale non si è fermata: ha suonato nei Nine Inch Nails, ha collaborato con Vatican Shadow e Apparat e, insieme a Turk Dietrich, ha prodotto alcune tra le migliori release abstract techno dell’ultimo lustro attraverso il progetto Second Woman.

Il 27 settembre 2019 però esce per Ghostly International il doppio LP “Dreams Are Not Enough”, quarto lavoro a nome Telefon Tel Aviv. In questo nuovo album, Joshua Eustin si è trovato costretto a rivedere il processo artistico che da sempre è stato matrice del progetto: dove lui era controllo e struttura e Charles Cooper era caos ed entropia. “Dreams Are Not Enough” riesce ad eludere questo ying yang creativo portando la musica dei Telefon Tel Aviv in territori ancora inesplorati, creando sia un’insperata ripartenza che l’intrigante inizio di qualcosa completamente nuovo. Il live è arricchito dai visuals progettati da Krsn di Pfadfinderei, il collettivo di artisti multimediali autori dei live visual per Moderat e molti altri nomi chiave della scena elettronica europea.