I dischi di Neu Radio: Ghost Power, Abunai, Edges, Curses e Haai

Questo mese Neu Radio propone altri cinque disconi.

Alberto Simoni, Area Contaminata > GHOST POWER, Ghost Power (Duophonic, 2022)

Dopo il lavoro con i Cavern Of Anti Matter del 2020, Tim Gane, chitarrista e co-fondatore degli Stereolab, si ripresenta con il suo nuovo progetto Ghost Power, che lo vede protagonista in compagnia di Jeremy Novak, sua vecchia conoscenza fin dagli anni Novanta. Risale al 2000, infatti, la pubblicazione per la sua Duophonic di una compilation di singoli usciti tra il 1995 e il 1998 dei Dymaxion, il progetto di culto portato avanti da Jeremy Novak a quei tempi. Dopo l’uscita di un 7” nel 2020, ora i due giungono all’album d’esordio. Dieci tracce interamente strumentali, con riferimenti a krautrock, psichedelia, elettronica e colonne sonore di serie tv di fantascienza inglesi anni Settanta, che non deluderanno gli amanti del così detto “Stereolab sound”.

Cristian Adamo, Lains For Lions > ABUNAI, Chrysalis (Tartelet, 2022)

Chrysalis è il nuovo album del polistrumentista di Oakland, Abunai. 11 tracce oniriche e soleggiate che lui stesso descrive così: “Ci sono molti retaggi musicali nel mio disco: la psichedelia e la controcultura degli anni Sessanta, la scena rave degli anni Novanta e il movimento hyphy. Cerco sempre di collegare i punti e di fondere tutte le mie influenze”. Oltre a trattare melodie pop accattivanti e voci dolci, il tema di fondo è l’oceano, che deriva dall’ambiente costiero e dalle radici della sua famiglia nel Pacifico. “Penso che l’album sia acquatico”, riflette, “e mi sembra un viaggio, o una lunga doccia, per rinascere nell’acqua”.

Federico Ferrari, Sunspots > EDGES, Live Transmission (Swiss Dark Nights, 2022)

Con questo disco Edges (nome d’arte del polistrumentista Nick Ruvalcaba) celebra il suo primo anniversario con Swiss Dark Nights, l’etichetta indipendente svizzera che da una decina di anni a questa parte supporta e produce formazioni emergenti della scena goth internazionale. Nick vive in Europa ma è originario del Sud della California, dove ha cominciato a realizzare musica in solitudine, seguendo le ispirazioni dei suoi modelli New Order, Cure e OMD, mantenendo le radici punk della sua infanzia. Live Transmission è dunque il nuovo disco di Edges, risultato di un’esibizione dal vivo in studio con brani rielaborati dal suo album di debutto, Fragmentia. Sei pezzi con cui enfatizza gli elementi di un suono riconoscibile ma in evoluzione: ballate malinconiche con sfumature goth e una sensibilità pop, guidate dai arrangiamenti digitali e dal caratteristico stile di esecuzione del basso.

Laura Marongiu, Solaris > CURSES, Incarnadine (Dischi Autunno, 2022)

Curses è il progetto dell’italo-americano di base a Berlino Luca Venezia. Una fusione di new wave, dark disco, post-punk, new beat ed electro Ottanta che riesce a trovare una sua freschezza anche nel 2022. Un musicista cresciuto tra generi diversi (il punk, la disco, la new wave) che, a detta sua, deve ad Andrew Weatherall la sicurezza nel mischiarli: “Prima mi sentivo come se vivessi una doppia vita, facendo parte di gruppi punk, amando il rock e la musica goth, e andando anche ai rave… e guai a fare anche il dj!”. Mi ritrovo molto dietro questa idea, e quindi, ecco il mio disco della settimana!

Davide Nicosia aka Acid Youth, Vanishing Point > HAAi, Baby, We’re Ascending (Mute, 2022)

L’australiana trapiantata a Londra, Teneil Throssell in arte HAAi, esordisce su Mute Records con un disco techno che trascende il club. Questo lavoro è un perfetto clash di cassa in 4/4, drum’n’bass di annata e rimembranze di elettronica di inizio anni Zero. Esempio perfetto di questa raffinata sintesi musicale è il brano “Biggest Mood Ever”, in cui la melodia pop cantata da Alexis Taylor degli Hot Chip si adagia comodamente su un breakbeat distorto in un contrasto quanto mai piacevole per le orecchie di chi ascolta. Sicuramente un disco che non deluderà chi è alla costante ricerca di nuove sonorità.