HERMETIC BROTHERHOOD OF LUX-OR, Ethnographies Vol. III

Il Latrodectus Tredecimguttatus è un ragno della famiglia della Vedova Nera, unico fra gli aracnidi presenti sul territorio italiano potenzialmente mortale per l’uomo. Nonostante sia praticamente estinto in Sardegna dal dopoguerra a causa delle massicce campagne di disinfestazione, il variopinto ragnetto è rimasto ancora per parecchio – almeno fino agli anni Sessanta – al centro di un rituale di possessione, quello dell’argia, omologo al tarantismo pugliese. Laddove nelle Puglie il protagonista di tale fenomeno culturale era la donna, sulla quale ricadevano in maniera massiccia le incombenze della vita contadina, in Sardegna il peso della vita pastorale, l’isolamento e la fatica gravavano maggiormente sulle spalle dell’uomo, il quale era al centro del rito dell’argia, basato su balli e musiche che, a suo tempo, destarono l’interesse dell’etnomusicologo Diego Carpitella, un nome che ritornerà come spirito guida nella vicenda dell’Italian Occult Psychedelia. Mentre nel Salento la taranta è stata capitalizzata, trasformata in una forma di intrattenimento e data in pasto al più ampio pubblico, l’argia sarda è riuscita a far perdere le proprie tracce. Tuttavia tali fenomeni, modalità ancestrali di risposta ad eventi di crisi personale e collettiva, rimangono nel profondo dell’inconscio comune e, come un fiume carsico, sono pronti a riaffiorare in forme inaspettate.

Macomer è una cittadina di diecimila abitanti sulle alture fra Nuoro e il Mediterraneo occidentale: terra di nuraghi e di altre testimonianze di civiltà millenarie, è (o, a quanto pare, è stata) sede del Circolo Transponsonic, in seno al quale è maturata l’esperienza Hermetic Brotherhood Of Lux-or. Macomer è stata fra i primi paesi in terra sarda a dotarsi, agli inizi del Novecento, di un apparato industriale che andava ad affiancare le tradizionali attività dell’allevamento. Il settore manifatturiero, laddove arrivava ad impiegare in passato una buona fetta di popolazione, vive da tempo, al pari di tante altre realtà italiane, un profondo declino che inevitabilmente finisce per avere una ricaduta sul tessuto sociale e, nel contempo, qualora trovi soggetti capaci di veicolare tale situazione di difficoltà, un effetto sulla produzione culturale.

Al di là di un isolazionismo, reale o di facciata, ostentato dal collettivo di Macomer, si avverte un filo sottile ma tenace che lega questa esperienza musicale ad altre che si svilupparono proprio a partire da una situazione di disagio socioeconomico: quella sensazione di inarrestabile declino che tanto incise sulla nascita del post-punk e dell’industrial dell’Inghilterra thatcheriana, quell’improvviso venir meno della terra sotto i piedi che è alla base di alcune fra le musiche più interessanti e originali a cavallo fra i Settanta e gli Ottanta. Fra le righe di questo terzo volume della serie “etnographies” (gli studi antropologici sono un riferimento costante nella musica del collettivo sardo) si possono infatti rintracciare legami col Pop Group e i Throbbing Gristle: la presenza evanescente e sinistra degli ottoni, quel primitivismo che suona come il ritorno ad uno stato di natura dettato da un presente ormai poco sostenibile, la magia come antidoto al crollo nervoso. Nel doppio cd è contenuta la documentazione sonora, risalente al 2009, di quello che viene definito un rituale, la registrazione senza alcuna sovraincisione di una performance, diremmo estemporanea, degli Hermetic Brotherhood Of Lux-or. È, nella migliore tradizione sciamanica e dei culti di possessione, un lungo viaggio nell’ignoto, senza una meta prestabilita, in cui suoni sgraziati e nenie incomprensibili, farneticazioni all’orecchio del profano, si stagliano su un paesaggio sonoro in continua mutazione, tale da evitare una facile messa a fuoco. Si evidenzia così una notevole capacità di variare registri ed atmosfere senza evidenti sbavature, un montaggio cinematografico di scene abilmente concatenate che spesso sfociano nel delirio catartico: ancora una volta la musica degli Hermetic Brotherhood Of Lux-or dimostra la possibilità di legare radici millenarie e pratiche ancestrali ad una modernità della quale si avverte tutto il peso.

Tracklist

Psychic Culture Of Light

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Psychiatric Cult Of Darkness

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