GIOVANNI LAMI, Bias

GIOVANNI LAMI, Bias

Violence history is circular only for those whose memory doesn’t decay

Dopo l’operazione svolta con uno shruti box che ha caratterizzato l’ultimo Mema Verma, Lami torna al maneggiare nastri e al processing. Ne ricava questa serie di registrazioni pubblicate da Consumer Waste, banalmente definibili come “materiche”, frutto di un’incessante opera di ricerca. Il discorso che si cela dietro Bias è cosi descritto dall’autore: alcuni nastri magnetici sono stati sepolti per mesi in diverse condizioni ambientali, facendo sì che il materiale ferromagnetico di supporto e il supporto plastico stesso del nastro venissero degradati in modo totalmente imprevedibile e irreversibile. Quei nastri poi sono stati “riciclati” e utilizzati su diversi registratori a bobina (principalmente un paio di Nagra IV-S/SJ). Questo per quanto riguarda le registrazioni. Al tutto va aggiunta una parte più “concettuale”, anche qui il musicista ravennate dice di essersi ispirato alla memoria e al vuoto. Cosa ne esce fuori? In sostanza si tratta di un’uscita che ha ben poco di musicale comunemente inteso, e molto di studio, nel senso più nobile del termine, semplificando: fate conto di star ad ascoltare una serie di movimenti crepitanti e sordi, come una sinfonia “terrigna”. Note sono poi le collaborazioni con artisti che operano più o meno nello stesso campo (con Enrico Coniglio nei Lemures e Shaun MacAlpine nei Terrapin) o le affinità, penso al lavoro di Valerio Tricoli. Se l’album precedente possedeva a suo modo una certa “musicalità”, un rilascio tensionale che trasportava l’ascoltatore da qualche parte per mezzo di sottili drone, con Bias l’effetto e l’obiettivo paiono piuttosto diversi: ci troviamo al cospetto di una sorta di library-music “concreta”, espressione dell’ambiente naturale, che diventa protagonista grazie alle modificazioni che Lami apporta alla materia trattata. Siccome trovo stimolante ascoltare un qualcosa che non è semplice e immediato da comprendere, devo ammettere che questo Bias centra l’obiettivo. Credo possa accadere altrettanto per l’ascoltatore più curioso.

Tracklist

01. KRR5
02. BHH1
03. INZZ
04. PPK1
05. PPK4
06. PPK2
07. LLR3