Fra poco Jazz Is Dead! con The Bug, Alabaster DePlume, The Necks…
Se c’è una rassegna italiana che in pochi anni ha raggiunto una rilevante credibilità internazionale, questa è Jazz Is Dead! Festival, ideata a Torino nel 2017 in occasione dei 60 anni dalla fondazione dell’ARCI e che giunge all’ottava edizione, offrendo un programma ricchissimo di concerti al Bunker di via Paganini, venue derivata dalla ristrutturazione di un rifugio antiaereo, dal 2012 dedicata ad eventi artistici, con un vasto spazio principale che può accogliere fino a 2000 presenze, circondato dal verde e dalla spiaggia di un lago usato per fare wakeboard.
Di seguito alcuni nomi che parteciperanno a JiD! 2025, mentre per tutti i concerti vi rimandiamo al sito jazzisdeadfestival.it
Venerdì 30 maggio
Dall’Australia giunge il trio d’avanguardia più longevo e seminale del jazz contemporaneo, i mitici The Necks.
Loraine James da Enfield/Londra (1995) con la sua elettronica ultra sofisticata e un raggio d’azione – da Whatever The Weather a Julius Eastman – assolutamente imprevedibile.
I sassofoni siderali dell’acclamatissima star norvegese, residente a Berlino, Bendik Giske: vabbè… a me non piace però magari mi ricredo.
Tarta Relena da Barcellona: le polifonie mediterranee del duo vocale femminile, reduce dal CTM berlinese e recentemente dal BIG EARS Festival in Tennessee, saranno una gran sorpresa per tutti.
Sabato 31 maggio
Il geniale collettivo d’improvvisazione torinese Orchestra Pietra Tonale sarà una scoperta per noi forestieri, ma certo non per i padroni di casa.
Dalla Gran Bretagna Matthew Herbert & Momoko Gill presenteranno l’album, in uscita a giugno, CLAY, con un’irresistibile miscela di jazz acido ed elettronica funk a geometria variabile. Consigliato in particolare agli amanti degli invisibili SAULT. Scarpe da ginnastica obbligatorie.
Meg dai 99 Posse a JiD!2025… da sempre una sicurezza!
Il dj, produttore Andrea Passenger con le radici a Torino e la testa in Africa, vedi Psych Afro Roller, promette i botti.
Domenica 1° Giugno
Il poeta, sassofonista, multistrumentista e icona del nuovo jazz britannico Angus Fairbairn, in arte Alabaster DePlume, presenterà con il suo ensemble A Blade Because A Blade Is Whole, album uscito in marzo per la International Anthem che vede la partecipazione, fra gli altri, di Macie Stewart e Momoko Gill.
Il progetto Ghosted, dietro a cui si celano tre pezzi da novanta dell’underground internazionale come l’australiano Oren Ambarchi e gli svedesi Johan Berthling e Andreas Werlin, offrirà l’occasione di una salutare deep listening session, come provano gli album Ghosted 1 & 2, registrati dal vivo a Stoccolma e pubblicati da Drag City.
Dalla Bolivia l’ensemble di Ibelisse Guardia Ferraguti & Frank Rosaly, autori di uno degli esordi più importanti e sorprendenti del 2024 con l’album Mestizx.
O.T.P.M.D. arriva da Ginevra, gruppo internazionalista e bandiera della label Bongo Joe Records. Sono 12 i fantastici (per davvero) componenti di Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp, formazione che dal vivo è uno dei live-act più entusiasmanti in circolazione.
HJIROK è il progetto del Mouse On Mars Andi Toma e della cantante iraniana Hani Mojtahedy, ipnosi medio orientale in salsa Kraut.
Lunedì 2 Giugno
L’ultimo giorno JiD! cala quattro assi: il primo con The Bug che presenta Machine, “gelido e distopico” (parole di Kevin Richard Martin) album monstre, progetto covato negli ultimi anni con una serie di ep riuniti in questa potentissima raccolta e che dal vivo potrebbe rappresentare il live dell’anno, almeno per i presenti al Bunker!
Prima non ci sarà comunque da scherzare con una accoppiata storica dell’ultra dub: il primo (compagno di label di The Bug) è Michael Fiedler, in arte Ghost Dubs, con il suo progetto Damaged, poi sua maestà Mad Professor, esordio nel 1983 con il rivoluzionario In A Rub A Dub Style, collaboratore di Lee “Scratch” Perry, il Professor Neil Fraser da allora non si è più fermato! Quarto set in programma con il nostro super-trio Cortex Of Light (Aitch, Piezo, Primordial Ooze), che messo in relazione a questi mostri sacri avrà tutti i moventi per spaccare sine pietas.
Epiloghi del Festival si terranno al Planetario di Pino Torinese il 6 e 20 giugno e infine il 4 luglio con i concerti di Laura Agnusdei, Andrea Normanno e Paolo Dellapiana.