DRINK TO ME, S

S

Non ci si deve vergognare se al termine di S si pensa al punk-funk, dato che il nuovo capitolo della saga Drink To Me lo è, almeno in parte. Non è neanche fondamentale stabilire se il nuovo lavoro sia meglio di Brazil. Di sicuro l’impatto iniziale è minore, data la mancanza dell’effetto “epifania”. Col suo esordio il gruppo è esploso, mentre in S mette a punto i meccanismi, raffina le conseguenze di un processo di continua evoluzione del suono e della scrittura. È quando si comprende che dal punk-funk è riuscito a estrapolare attitudine e groove – innestandoli nel proprio dna musicale – che S inizia a brillare per davvero. La consistenza e la fluidità di ogni pezzo vengono confermate quando si notano anche le divagazioni house, i poliritmi squadrati e tempestati di synth, la semplice ma potente allegria dance e le iridescenze psichedeliche. A quel punto ci si innamora di S e si concretizza la speranza che un’altra epifania sia ancora possibile, anche se può prendersi tutto il tempo che vuole.

Tracklist 

01. Henry Miller
02. The Elevator
03. Picture Of The Sun
04. Future Days
05. Space
06. Dig A Hole With A Needle
07. L.A. 13 pt. 1
08. L.A. 13 pt 2
09. Disaster Area
10. Airport Song