DRIFTMACHINE, Radiations

Di sicuro i Driftmachine sono una delle scoperte più consistenti dell’ottima Umor Rex, che anche in questo caso mette al loro servizio un design impeccabile. Su questo vinile ci sono due remix, un inedito, una traccia già pubblicata (ma solo in digitale) e ovviamente “Radiations”, già apparsa sul già recensito Colliding Contours. Non è un album, è una specie di ep con due nomi eccellenti come Shackleton e The Sight Below in veste di remiscelatori, come avrebbe scritto Ferretti. Il primo prende la title-track e da pezzo quasi-dub/chill out lo trasforma in un antro scurissimo dentro al quale si sentono strani echi orientali, Irisarri invece declina in modo convincente secondo il suo verbo dub-techno “Vermiform Burrows”, l’unico, vero inedito qui presente, che in versione originale è già di per sé una traccia su tempi più sostenuti della media dei Driftmachine. Buona l’idea di recuperare “Call Mr. Moriba”, il brano strumentale che i Depeche Mode non sanno più realizzare.