DRIFTMACHINE, Colliding Contours

Driftmachine

I Driftmachine sono un duo tedesco composto dai navigati Andreas Gerth (Tied & Tickled Trio) e Florian Zimmer (Saroos), Colliding Contours è il loro secondo album. Si occupa di loro Umor Rex, che ormai abbina a un design riconoscibile una personalità sonica molto forte. Gerth e Zimmer lavorano su sintetizzatori analogici, fabbricando una musica quasi sempre lenta (non vale ad esempio per “Observant Sirens”) ed elegante, che lascia il tempo di fermarsi, respirare e osservare le sue geometrie essenziali. L’uso dei bassi e la cornice ritmica li collocano in un contesto dub, ma il sound che estraggono dalle macchine e l’immaginario urbano, in bianco e nero, li spostano verso un elettronica scura e metallica, in cui ciascuno di noi rinverrà elementi industrial, noise e techno, a seconda dei propri ascolti. Troppo facile, ma non tanto d’aiuto quanto qualcuno potrebbe pensare, cercare parentele col caro vecchio Scorn. La differenza sta probabilmente nel fatto che Gerth e Zimmer non piaceranno mai a chi va in cerca di roba sporca o estrema, perché sono molto controllati, quasi da sala chill out: il loro è un distillato raffinatissimo di tante esperienze elettroniche passate, bisogna solo tener presente che a volte in certe musiche essere troppo belli non va bene.