DRIEU, Rumorismo Nero

Il ritorno di Drieu, raggruppamento musicale non solidale, si esprime quest’anno con un nero rumorismo. Formazione in trio (Tondelli, Mormile, Cestino) e subito fra note oscure una dichiarazione d’intenti, che colpisce e ci fa turbinare fra beat e gragnuole di suoni. Aspri e diretti ci rechiamo a ricevere gli “Applausi Al Funerale”, del resto l’elogio e la stima postuma non si negano al peggior soggetto, ma sotto la pioggia ed i cappelli, accanto al feretro, si riconoscono i ghigni dei tre, tanto esasperati che ci si potrebbe immaginare uno stacco di balletto su note anni ‘80.

“Tutto Questo Volere” è un maturo brano punk italiano 2024, con annessi a connessi. Si sentono il percorso, la fatica e la visione di un’essenza stilistica e culturale. Dopo Carrère e Serebrennikov anche il raggruppamento mette il proprio “Limonov” sulla mappa: groove da “Io Sto Bene” CCCP-iana, inciso da toro meccanico al rodeo e una bandiera rossonera a coprire il volto del nostro.

Poi di nuovo uno splendido brano punk, “Finisce Tutto Qui”, dove il crollo di un mondo lascia solo ed alla mercé delle bestie l’individuo, su di un ponte troppo corto fra due sponde che franano. La tensione non scende mai in Rumorismo Nero, Drieu sembra muoversi come cellula a sé stante menando mazzate morali sui denti, un piede nel punk e l’altro nel post-punk, smontando i sogni e le solide realtà promulgate dal dogma.

Quando termina “Quando Credi” ci vuole un attimo per capire che tutto è finito, ma spesso è l’effetto che fa un disco perfettamente centrato, lasciando solo le chiacchiere dietro sé e promuovendo un silenzio che rafforza.