DR. SHRINKER, Archive I – II

I Dr. Shrinker sono un gruppo death/thrash metal proveniente dai gloriosi anni Ottanta. Purtroppo non hanno avuto alcuna fortuna. Infatti hanno inciso solo demo e rehearsal tapes, non giungendo mai ad alcun contratto discografico. E pensare che Chris Reifert dei seminali Autosy ai tempi li pubblicizzava in maniera massiccia (i Dr. Shrinker, dal canto loro, non hanno mai fatto mistero di adorare il gruppo californiano).

Ora, dopo anni di oblio assoluto in seguito allo scioglimento del 1991 (interrotto solo da uno split con i Nunslaughter e da un album del 2015 praticamente passato inosservato e che manco ho mai visto né sentito), Nuclear War Now! ci delizia con due doppi vinili contenenti i neri esordi di questo gruppo di livello assoluto. La prima coppia di dischi ospita il demo live del 1988, Recognition Demo sempre del 1988 e la rehearsal dell’agosto 1990. Sulla seconda troviamo il capolavoro Wedding The Groteasque (demo), The Eponym demo e la session Necrosis contenente il solo brano “Our Necropsy”, in teoria parte di un lotto di brani che avrebbe dovuto costituire la spina dorsale di un (mai uscito) full length d’esordio.

Se il primo capitolo di questa raccolta ritrae dei Dr. Shrinker ancora acerbi e in cerca del giusto tiro per tramortirci le orecchie (anche se già dimostrano di che pasta sono fatti, con una voce da maniaco omicida e dei riff come lame arrugginite ma mortali), è il secondo – con il già citato Weeding The Groteasque – che ce li mostra mentre azzannano le carni facendone scempio: death metal pazzoide e furioso, fatto di cavalcate assassine e di break da spaccarsi il cranio contro un muro. Provvisto di una tecnica di esecuzione folle, il gruppo snocciola dodici pezzi che all’epoca, se fossero stati stampati su vinile o semplice cd, avrebbero dato del filo da torcere ad altri act del tempo ben più blasonati: di una brutalità immane nella loro semplicità, serrati e mai banali, artigliano che è un piacere e si dissetano direttamente alla fonte delle vostre budella. Il tiro qui passa decisamente su lidi death metal, lasciando in secondo piano il mistone col thrash degli inizi. A completare il tutto due estratti dal già citato Eponym demo e quella “Our Necropsy” che ci fa vedere la band sotto una luce diversa, maggiormente chirurgica e con un songwriting leggermente cambiato, anche se la parte centrale è un tornado di velocità e smembramenti. Da apprezzare poi il live demo del 1988, un assaggio di ciò che, pur essendo alle prime armi, i Dr. Shrinker sanno sprigionare.

Un vero peccato che vuoi per scarsa pubblicità, vuoi per stanchezza, vuoi per incapacità di imporsi in un ambiente che ai tempi era davvero affollatissimo, questi signori abbiano sempre avuto un ruolo secondario e da comprimari. Adesso, finalmente, abbiamo la possibilità di goderci una mattanza sonora tra serial killer, smembramenti e tanto ma tanto sangue.