Domenica 3 maggio uno streaming di Nicola Di Croce per il format Soundscapes Room

Riceviamo e pubblichiamo.

Questo format nasce dalla voglia di comunicare a portare avanti un linguaggio musicale legato alla ricerca e alla sperimentazione sonora. Il suono crea relazioni, definisce luoghi, è un elemento imprescindibile del nostro quotidiano. In un periodo di restrizioni come questo il suono ci porta a riflettere ed a ricordare i posti che abbiamo vissuto nel “passato quotidiano”, ma che non abbiamo mai ascoltato veramente.

Cinque sound artists per questo progetto hanno creato delle performance inedite da 20 minuti ciascuna, nelle quali “raccontano” la loro visione del suono. Soundscapes Room vuole portare nelle vostre stanze un nuovo modo di ascoltarci e di ascoltare.

Il lavoro di Nicola, riportato in questa performance, nasce da una residenza artistica svolta nel viterbese nell’agosto del 2019 nell’ambito del festival Algoritmo, a cura di Serena Achilli. Le registrazioni provengono da diverse aree termali, e sono state presentate al pubblico attraverso la performance “L’eco di Flegetonte” il 19 agosto 2019 a Viterbo presso le Terme del Bullicame. “Deus sive Natura” è una rielaborazione di quel materiale. Il nome stesso di questo inedito: “Deus sive Natura” è una riflessione sul nostro presente: i suoni della performance di Nicola, portano inevitabilmente a pensare a ciò che stiamo vivendo in questi giorni, “Dio ossia la Natura”, e in questo preciso momento storico è evidente.

Se chudiamo gli occhi e rimaniamo in ascolto di ciò che l’artista ci propone, ci sembra di sostare in un paesaggio sommerso, dove fanno capolino voci e “rumori” provenienti da un’altra dimensione. Quel tintinnio iniziale sembra un invito al risveglio, ad emergere da quel mondo vissuto in una totale anestesia, l’obiettivo è quello di tirare la testa fuori dall’acqua, ad uscire “dal paese delle meraviglie” e a guardare, ascoltare ciò che abbiamo realmente davanti a noi, senza filtri.

La comunicazione grafica è realizzata ad hoc dall’illustratore e graphic designer Damiano Friscira, che per ogni eveto realizza un’illustrazione ispirata al suono dell’artista.