DARK HORSES, Hail Lucid State

DARK HORSES, Hail Lucid State

I Dark Horses (Brighton) sono quasi un gruppo grosso, che adesso se ne va in giro coi Dandy Warhols e ha suonato con Beck, Kasabian e Black Rebel Motorcycle Club. Hanno un manager, un booking, abiti firmatissimi e la femme fatale alla voce, quindi non stiamo parlando della nostra solita band do it yourself, ma di una piccola aziendina che comincia a dar lavoro a delle persone. In effetti al gruppo non manca nulla per avere “successo” nel modo “tradizionale” che i più vecchi conoscono: belli loro, belle le canzoni a presa immediata (il motorik del singolone “Live On Hunger”), mai troppi sforzi da chiedere a chi ascolta, però nemmeno troppa roba banale. Che poi sul banale bisogna mettersi d’accordo, dato che la band ha due tipi di pezzo, quello trascinante mezzo kraut-mezzo new wave, con i synth giusti (quasi Tubeway Army) e le chitarre acidine (“Saturn Returns”, per capirci), e quello languido e lento che lascia emergere il carisma della cantante. Pronti per il Primavera Sound.

Tracklist

01. Live On Hunger
02. Desire
03. Saturn Returns
04. Transister
05. Wise Blood
06. Hail Lucid State
07. Sevens
08. Wake Up
09. The Bravest
10. Western