CURSIVE, I Am Gemini

I Am Gemini

Entrano in scena Cassius e Pollock, i gemelli protagonisti dell’ennesimo concept made in cervello di Tim Kasher. I fan dei Cursive possono abbracciare il disco come un’altra sacra reliquia del cammino interiore e artistico di Tim, per gli altri è necessario soppesare alcune cose. Il meglio, si sa, è stato dato in Domestica e The Ugly Organ, quando l’estro e la scrittura erano sempre devoti a una sorta di emocore sui generis, mai però vicino a banalità e alla trappola della melodia facile. Tutto ciò che ne è seguito è stato un lento decadere verso la maniera e la noia, esclusi i soliti sporadici buoni pezzi. I Am Gemini è sicuramente il miglior disco della band di Omaha da Happy Hollow a questa parte, il che è una buona notizia, certo, ma resta comunque inferiore ai due capisaldi citati poco su e si mantiene in pericoloso bilico tra prosopopea logorroica e stantia e un mondo sonoro che non lesina l’effetto Get Up Kids. È solo grazie alle capacità di Tim di riuscire comunque a beccare spesso il ritornello giusto, oltre a un’inaspettata misura quanto ad arrangiamenti ed energia elettrica in campo (ok, tranne gli eccessi prog-qualcosa di pezzi come “Gemini”), che il tutto risulta comunque divertente e piacevole, ma con la scadenza breve.

Tracklist

01. This House Alive
02. Warmer Warmer
03. The Sun And The Moon
04. Drunken Birds
05. Lullaby For No Name
06. Double Dead
07. Gemini
08. Twin Dragon/Hello Skeleton
09. Wowowow
10. This House A Lie
11. The Cat And Mouse
12. A Birthday Bash
13. Eulogy For No Name