CRO-MAGS, In The Beginning

Harley Flanagan, dopo decenni di liti e fatti di cronaca, è tornato ufficialmente in possesso del nome Cro-Mags, del quale ha sempre con ostinazione rivendicato l’uso esclusivo. Sarà forse solo un caso, ma trovo questo disco il più centrato e convincente dai tempi di Alpha-Omega, cioè l’ultima delle uscite targate Cro-Mags davvero capace di darmi brividi e ancora in grado di meritarsi un posto a fianco della doppietta iniziale The Age Of Quarrel/Best Wishes (neanche Revenge mi aveva scaldato troppo l’animo, lo ammetto: meglio a questo punto i White Devil). Per questo non stranisce che su In The Beginning si ritrovino in azione due membri di quella line-up: il già citato Flanagan e il chitarrista Gabby Abularach, ai quali, per l’occasione, si aggiungono Garry “G-Man” Sullivan (già da un po’ batterista di fiducia di Harley) e l’inconfondibile chitarra di Rocky George dei Suicidal Tendencies, presente anche su Revenge e nel progetto Harley’s War. Il risultato di questa riunione di famiglia è, diciamolo subito, un ottimo disco che non fa rimpiangere il tempo speso ad aspettarlo. Se siete tra quelli che dei Cro-Mags solo la prima versione demo di The Age Of Quarrel, magari lasciate stare; se invece anche voi avete apprezzato il percorso del gruppo fino ai primi anni Novanta e rimpiangete Alpha-Omega, fareste bene a dargli una chance nella sua interezza, perché – sia detto – una cosa che si poteva evitare era quella di fare uscire troppi brani come singoli apripista, a scapito di un insieme che potesse valorizzare ogni pezzo del puzzle per calarlo all’interno di una cornice coesa. Tornando a questo lavoro, ad aggiungere fascino al tutto c’è l’inserimento di alcune variazioni sulla solida intelaiatura tipica dello stile della band, come l’incredibile apporto di violoncello nel brano “Between The Wars” ad opera di Carlos “Lamont” Cooper, un musicista con un passato nelle gang che Flanagan prima ha visto suonare nella NYC Subway, poi – diventatone amico – ha chiamato come ospite sul disco, segno che per lui il rapporto con la strada e le vite problematiche è sempre importante e sentito. Al solito, la chitarra di George corre veloce e indugia nei solo, donando un tocco West-Coast al suono marchiato New York – tanto da non far mancare un brano vicino allo stile dei Suicidal Tendencies – almeno quando non si rileva la chiamata in causa di altri amici storici come i Bad Brains, di cui si nota più di un tributo tra le righe. Ma, se non si fosse ancora capito, è tutto l’album a funzionare nella sua interezza, con la voce di Harley sempre più vicina a quella del suo amico/modello Lemmy, in una versione hardcorizzata e, mai come oggi, carica, sul pezzo. Poi… arriveranno i soliti a spaccare il capello in quattro, a polemizzare su di un personaggio che è sempre stato capace di incredibili cadute e altrettanto notevoli risalite… ma che, a mio giudizio, dimostra oggi di aver avuto ragione e di essere il vero detentore di quell’eredità e di quella storia, raccontata sin dall’immagine di copertina, che rappresenta il famoso C-Squat al cui interno ha preso forma The Age Of Quarrel. Per questo non sembra fuori luogo affermare che In The Beginning possa essere considerato il vero successore di Alpha-Omega, guadagnandosi uno spazio di pieno rilievo nella discografia dei Cro-Mags. Tutto il resto sono chiacchiere e distintivo da punk police di cui faccio volentieri a meno.

Tracklist

01. Don’t Give In
02. Drag You Under
03. No One’s Victim (feat. Phil Campbel)
04. From The Grave
05. No One’s Coming
06. Ptsd
07. The Final Test
08. One Bad Decision
09. Two Hours
10. Don’t Talk About It
11. Between Wars (feat. Carlos “Lamont” Cooper)
12. No Turning Back
13. There Was a Time