CRITICAL DEFIANCE, Misconception

CRITICAL DEFIANCE, Misconception

La Unspeakable Axe ha una linea molto chiara, improntata al thrash e al death metal vecchia scuola. Si potrebbe dire la stessa cosa del Cile, che dagli anni ’80 ha sempre offerto una grandissima quantità di gruppi del genere, secondo solo al Brasile per quanto riguarda il Sud America, ma con una popolazione dieci volte meno numerosa. Forse il death metal l’ha sempre fatta da padrone come risonanza, ma ricordo con estremo piacere anche il disco del 1988 dei Necrosis, forse i capostipiti del thrash cileno. I Critical Defiance sono ovviamente molto più giovani, ma condividono con i loro “zii” i riferimenti americani per quanto riguarda il thrash metal, nello specifico lo sguardo è puntato verso la Bay Area. I ragazzi sono veloci e incalzanti in stile Vio-lence, ma a questo uniscono un più accentuato gusto melodico che fa capolino sia nei riff che nelle parti soliste, e una voglia di costruzioni più elaborate inframmezzate alle veloci scorribande. Mi vengono in mente i Forbidden in questo caso. Il metronomo occasionalmente arriva anche a superare quello delle controparti americane, “What About You” ha addirittura un che dei Merciless svedesi, persino nei suoni. Tutto è comunque molto coerente nell’insieme e i suoni, molto naturali, sono appropriati. Ne viene inevitabilmente fuori il miglior gruppo thrash cileno – insieme ai Ripper – che mi sia capitato di sentire ultimamente.