CRAWLING CHAOS, Repellent Gastronomy

Crawling Chaos

Con Repellent Gastronomy i riminesi Crawling Chaos servono un pasto a base di death ragionato, thrash e old school elaborati, battute sviluppate e transizioni precise, che vanno a costituire la complessa materia prima necessaria per assemblare le storie e i discorsi sonori della band. Ogni brano è tridimensionale, con una tessitura ricca e strati che si originano in superficie per poi continuare ben oltre quest’ultima, espandendosi e invadendo spazi nascosti e portando alla luce emozioni endogene sotterranee. Lo stesso growl, estremamente profondo e cavernoso, rimanda a un mondo altro, fatto di contorcimenti interni, dove gli “ingredienti” primari trovano sporadici accordi nelle dissonanze. Presi nel vortice di vere e proprie turbolenze ritmiche, le scale e i riff, per non cedere all’impasse dell’ipnotico andamento, orbitano tenacemente (“From The Unsafe Shrines Cometh the Abyss”, “Plate XII”, “Closing the Gates”), si alleggeriscono dell’eccesso di distorsione e tirano il freno (“Let The Vultures Sing Our Deeds”), cercando rifugio in progressioni vagamente melodiche e decadenti (“Blind Fiends Of The Ancient Evil”, “Premature Burial”, “Manifest Of Chaos”) e trovando sollievo nei cambi di tempo fulminei (“Promised Unheaven”, “Glory To My Enemy”). Quello offerto dai Crawling Chaos è un banchetto molto pesante, in cui si ha la sensazione di essere mangiati più che di mangiare, inghiottiti dalle basse frequenze delle vocals e da ritmi brillanti e mastodontici, invitati a cibarsi di una materia sonora che sazia e devasta già dal primo boccone. Non possiamo che rimanere orribilmente deliziati da questo lauto e violento convivio.

Tracklist

Rue D’Auseil
Blind Fiends Of The Ancient Evil
From The Unsafe Shrines Cometh The Abyss
Plate XII
Encephalitic Cyst
Let The Vultures Sing Our Deeds
Closing The Gates
Premature Burial
Visceral Breeding Army
Promised UnHeaven
The Sleep Of Inanna
Manifest Of Chaos
Glory To My Enemy