Cosa succede ad Area Sismica (FC) da qui fino alla fine della stagione 2018/19

Riceviamo e pubblichiamo.

Domenica 14 aprile ore 18.00
Rassegna Musiche Extra Ordinarie

JOELLE LEANDRE & PASCAL CONTET

Joelle Leandre: contrabbasso
Pascal Contet: fisarmonica

Duo delle meraviglie questo composto da figure storiche della musica del presente come Joelle Leandre e Pascal Contet.
Joëlle Léandre è una contrabbassista, compositrice e improvvisatrice francese. Nel 1976, è stata insignita del «Creative Associate of Arts», che le ha permesso di collaborare per un anno con Morton Feldman. È stata anche visiting professor di composizione e improvvisazione al college più importante degli Stati Uniti, il Mills College di Oakland. Le sue attività creative e performative, sia da solista che in ensemble, l’hanno condotta nelle più prestigiose scene europee, americane e asiatiche. Ha lavorato con Morton Feldman, John Cage e Giacinto Scelsi, Steve Lacy, Aldo Clementi, solo per citarne alcuni.
A suo agio con ensemble di musica contemporanea, ha anche collaborato con i più grandi nomi del jazz e dell’improvvisazione come Derek Bailey, Anthony Braxton, George Lewis, Evan Parker, Irene Schweizer, William Parker, Hamid Drake, Fred Frith, John Zorn… Circa quaranta compositori hanno scritto appositamente per lei. Nella danza contemporanea, è stata avvicinata da coreografi e danzatori come Yano, Dominique Boivin, Mathilde Monnier, Elsa Wolliaston e Josef Nadj. Ha registrato più di 180 album.

La carriera musicale di Pascal Contet è contraddistinta da collaborazioni sorprendenti e non convenzionali, sia che si tratti di musica classica, contemporanea o improvvisata, come quelle con Barre Philipps, Pauline Oliveros, Carlos Zingaro, Wu Wei, Andy Emler, Sonia Wieder-Atherton, Tom Mays. Ha anche lavorato con direttori come Pierre Boulez, François-Xavier Roth, inoltre si esibisce come solista con le orchestre di Chambre de Lausanne, Brastislava, Timisoara, Philharmonique de Radio France, Philharmoniescher Freiburg e molte altre.

ingresso €12

Domenica 28 aprile ore 18.00

Rassegna Musica Inaudita

ROHAN DE SARAM | CLAUDIO PASCERI

Rohan De Saram: violoncello
Claudio Pasceri: violoncello

Torna all’Area Sismica Rohan De Saram, colui che senza dubbio è considerato il violoncellista più importante della nostra epoca, dal curriculum incredibile, questa volta con un programma musicale condiviso con un violoncellista italiano di grande valore, Claudio Pasceri.
Rohan De Saram nato a Sheffield da genitori cingalesi, ha cominciato a studiare il violoncello in giovane età con Gaspar Cassadò a Siena, con John Barbirolli nel Regno Unito e con Pablo Casals a Puerto Rico. Nel 1960 ha debuttato alla Carnegie Hall con la New York Philharmonic Orchestra.
Vincitore di diversi premi internazionali, si è esibito in molti paesi d’Europa, Asia, America, Australia come solista e con le maggiori orchestre del mondo.
Ha lavorato con i più famosi direttori e compositori, tra i quali Adrian Boult, Seiji Ozawa, William Steinberg, Zubin Mehta, Colin Davis, Zoltán Kodály, Dmitri Shostakovich, Francis Poulenc; compositori come Xenakis e Berio hanno scritto brani appositamente per lui.
Nonostante abbia raggiunto grande fama sin da adolescente come musicista classico, è conosciuto soprattutto come eccelso esecutore del repertorio contemporaneo e come membro (dal 1979 al 2005) dell’Arditti Quartet, con il quale si è esibito in numerosi festival e sale da concerto di tutto il mondo.
Oltre a insegnare e a suonare un vasto repertorio come solista, in duo, in trio e in ensemble, de Saram si dedica anche alla musica d’improvvisazione ed è coinvolto in molti progetti legati alla musica orientale; Berio, nella sua Sequenza XIV per violoncello (scritta per de Saram), ha incluso ritmi del Kandyan drum, strumento tradizionale cingalese.

Nato a Torino, Claudio Pasceri è tra i più apprezzati violoncellisti italiani della propria generazione.
L’attività concertistica lo porta a esibirsi per importanti stagioni concertistiche e presso sedi prestigiose: Tonhalle di Zurigo, Mak e Lockenhausmusikfest a Vienna, Schleswigholstein Festival, Tully Hall Lincoln Center di New York, ecc. Il repertorio solistico comprende concerti di Vivaldi fino a opere di Schnittke, in esecuzioni con orchestre come l’Orchestre de Chambre de Toulouse,la Camerata Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam,l’Arpeggione Kammerorchester. Una sua esecuzione del concerto di Schumann è stata registrata dalla Bayeische Rundfunk di Monaco di Baviera.
Nel repertorio cameristico ha avuto modo di collaborare con illustri musicisti, tra cui Salvatore Accardo, Ilya Grubert, Pavel Gililov, Dora Schwarzberg, Bruno Giuranna, Rohan De Saram, Rocco Filippini, Gilles Apap.
Dal 2012 e’ il violoncellista dello Xenia Ensemble, quartetto specializzato nel repertorio contemporaneo.
Dal 2014 al 2016 e’ stato “artiste associé” del Fesival de Musique de Conques, Francia.
Da un triennio è coordinatore artistico del Festival EstOvest, rassegna di musica contemporanea e, dall’estate 2017, ha assunto la condirezione artistica di Asiagofestival al fianco di Julius Berger.

Programma musicale:
Goffredo Petrassi – dai Cinque Pezzi per due violoncelli *
Carla Magnan- Aéré, per violoncello solo**
Luciano Berio – Sequenza per violoncello
Pietro Locatelli – Labirinto Armonico per violoncello – versione di Rohan De Saram
Matteo Manzitti – Luftmensch nuovo brano per due violoncelli **
Bernhard Romberg – dal Gran Duo op 36 no 1
Salvatore Sciarrino – Ai limiti della notte, per violoncello solo
Tak Cheung Hui – nuovo brano per violoncello solo**
Martin Loridan– Eco di Soffio, per due violoncelli **
*prima esecuzione italiana
**prima esecuzione assoluta

ingresso € 12
ingresso libero per studenti di istituti musicali

Domenica 12 maggio dalle ore 18.00

Pierantonio Pezzinga HAIKUFESTIVAL

ANTONIO RAIA & RENATO FIORITO

a seguire

Joe McPhee’s CLIFFORD THORNTON MEMORIAL QUARTET – in esclusiva –

ANTONIO RAIA & RENATO FIORITO

Antonio Raia: sax
Renato Fiorito: regia del suono

Antonio Raia è un giovane musicista e improvvisatore napoletano, definitivamente esploso con “Asylum”, album pubblicato nel 2018 dalla Clean Feed Records dopo molte esperienze in studio e dal vivo, al fianco di nomi come Chris Corsano, Adam Rudolph, Elio Martusciello, Alvin Curran, KenVandermark, etc.
Acclamato dalla critica, protagonista assoluto del disco è il sax, suonato senza sovrastrutture né filtri, in modo viscerale, vibrante, scarno e poetico, che sembra incarnare, sia nei momenti più esplosivi e vulcanici sia in quelli più pacati e riflessivi, la bellezza struggente e disperata della metropoli partenopea.
Di fondamentale importanza, in tutto ciò, è l’apporto del “partner in crime” Renato Fiorito, fonico e compositore elettroacustico, attento regista del suono di questa performance.

a seguire

CLIFFORD THORNTON MEMORIAL QUARTET – in esclusiva –

Joe McPhee: trombone a pistone
Makoto Sato: batteria
Daunik Lazro: sax
Jean-Marc Foussat: synth

Nell’anno del suo 80mo compleanno, Joe McPhee celebra la sua profonda amicizia con il leggendario Clifford Thornton con un concerto, in esclusiva per Area Sismica, dedicato alla sua figura, dove suonerà il trombone a pistone appartenuto a questo importante musicista afroamericano.
La formazione scelta è quanto di più eclettico e siderale si possa immaginare, a partire dal batterista giapponese Makoto Sato, dal sassofonista Daunik Lazro e Jean-Marc Foussat alle elettroniche, entrambi francesi.
Joe McPhee, vera e propria leggenda vivente, è da decenni una delle figure più rappresentative della musica afroamericana. Proprio con la Freedom and Unity di Clifford Thornton incide nel ’69 la sua prima registrazione come side man e il suo primo album da leader, Underground Railroad. Inizia fin da subito a esplorare tecniche estese del proprio strumento e l’uso dell’elettronica. Sviluppa perciò un “pensiero obliquo” applicandolo al suo approccio improvvisativo, donandogli una personalità ben definita e unica.
La cifra di Joe McPhee è proprio questa continua ricerca dello spostamento e della fusione di vari orizzonti musicali. Con una carriera che dura da oltre 50 anni e oltre 100 registrazioni, non ha mai smesso di forgiare nuove connessioni per sperimentare punti di vista diversi.
La critica internazionale si può sintetizzare in questa semplice frase: “La sua interpretazione del sax rimane una meraviglia, una delle più belle voci del pianeta, anche quando raggiunge i limiti estremi del jazz.”

ingresso €15