CHICALOYOH, Evaporations Of Widows

Chicaloyoh

Musica ossianica e particolarmente evocativa quella che ci propone la francese Alice Dourlen. Sulla sua tela ci sono acquose pennellate chitarristiche, accompagnate da echi di batterie come di ossa che percuotono un bidone abbandonato (la notevole “Lente Euclosion”). Più in generale, l’incedere è particolarmente fantasmatico ed inesorabile. La ragazza si butta a capofitto nel suono che ama, dunque, quel suono caratterizzato non solo dalle peculiarità sopraelencate, ma anche da una buona capacità di immaginare pianeti lontani, che evocano pure atmosfere cinematiche (“Errance” e quel synth farebbero la loro bella figura tra le out-takes di Eraserhead di David Lynch) fino a lambire il miglior esoterismo wave in “Les Derniers Cris” (ma lasciate perdere le numerose epigoni che oggi affollano il mondo hypna/goth più snob, qui si fa sul serio…) e sabba inquieti in “Your End” (l’alchimia perfetta tra l’altro: Christa Päffgen/Nico catturata dall’universo psichedelico caro ad Harry Smith). Questo lavoro, uscito in cassetta, è anche frutto dell’impegno di Storm As He Walks, label piccola e agguerrita che nutre con evidenza una missione mica facile peraltro: scavare, tanto ed in maniera incessante, in quei lidi underground che per noi hanno un certo peso. Un plauso a loro e alla Dourlen, che ha talento. Ne sentiremo sicuramente parlare in futuro.