CATTIVO SANGUE, Sulle Barricate

Uno dei motivi che mi impediscono di fossilizzarmi su un singolo genere musicale è la possibilità di apprezzare differenti approcci alla musica e le motivazioni che spingono a realizzare un disco: il bisogno di condividere emozioni, la voglia di sfidare sé stessi, l’amore per un determinato linguaggio o la ricerca di nuove forme espressive. La vera discriminante risiede nell’onestà intellettuale, cioè nel trovarsi di fronte ad un’effettiva pulsione del musicista e non a un qualche trucchetto per blandire l’ascoltatore. Nel caso dei Cattivo Sangue è evidente la fedeltà ad una tradizione che è quella dello street punk sia nei suoni che nella scrittura, ci troviamo infatti di fronte ad otto canzoni che mettono in note storie di strada e di lotta quotidiana, di ingiustizie sociali e di ricerca di una propria identità nella musica che si ama e in quelli con cui questo amore si condivide. Nulla di nuovo sotto il sole, eppure è innegabile la facilità con cui un disco come Sulle Barricate riesce ad imporsi all’attenzione: questo perché non si tratta di un mero esercizio di stile quanto di un atto di amore che scaturisce dall’interno e fotografa con fedeltà un vissuto fatto di rabbia, desideri, delusioni, in una parola l’intero spettro della lotta quotidiana dei suoi autori all’interno di una società avvertita come a dir poco ostile. Non bastasse questo a farcelo apprezzare, interviene una effettiva capacità di costruire anthem trascinanti e coinvolgenti, capaci di entrare in mente e farsi canticchiare sin dal primo ascolto, senza reali giri a vuoto o momenti di fiacca, oltretutto con quei piccoli elementi di attualità (anche sonora) che impediscono di ritrovarsi all’interno del classico disco di tributi all’era d’oro della scena. Detta in soldoni, i Cattivo Sangue hanno messo nei pezzi dell’album tutta la loro storia di band attiva dal 2007 e proveniente da Molfetta (Bari), quindi non proprio al centro dell’azione seppure il capoluogo pugliese abbia sempre tenuto un piede nella storia del punk nazionale tra luoghi occupati e voglia di costruire spazi alternativi pur con tutte le difficoltà del caso. Ecco, se in un disco cercate vitalità e passione, questo album non deluderà le vostre aspettative e non faticherà a ricavarsi un posto negli ascolti di questo periodo, perché a volte scrivere brani diretti ma riusciti è più difficile che comporre qualche opera d’avanguardia. Sempre che i primi a crederci siano gli autori, ovvio.

Tracklist

01. Attitudine Ostile
02. Senza Pace
03. La Nostra Rabbia
04. Sulle Barricate
05. Rude Boy
06. Storia Dei Ribelli
07. Falsi Alternativi
08. …Nelle Strade