BOY HARSHER, The Runner

I Boy Harsher sono consolatori. Basta avere in casa Depeche Mode e Nine Inch Nails e sei del tutto in grado di assorbirli, comodamente disteso sull’effetto nostalgia per il periodo fine Settanta – inizio Ottanta, come nel caso di questa colonna sonora per “The Runner”, un film (videoclip lungo à la “Thriller”, in realtà, ma per tutto un disco e non per un pezzo solo) che sembra una versione ridotta all’osso di “Rabid” di Cronenberg girata da loro stessi, con in locandina le scarpe da ginnastica di Marty McFly e con una convincente Kristina Esfandiari dei King Woman protagonista al posto della ex pornodiva Marilyn Chambers.

Durante il corto i Boy Harsher, che sentono parecchio la mancanza di MTV, compaiono di continuo nelle tv (non esistono laptop o telefonini nel loro mondo ibernato, ma delle belle tv catodiche) come Jarvis Cocker nel video di “Disco 2000” dei Pulp, anche se si spingono un po’ più oltre facendosi intervistare tra una scena e l’altra mentre parlano di loro stessi e di “The Runner” (ciao ciao quarta parete).

“Consolatori” non  solo negativa, come definizione. Jessica e Gus non ti prendono per il culo e non si limitano a copiare: loro vogliono essere un immaginario preciso, giocano a carte scopertissime, te lo ripetono ovunque (mancano solo i disclaimer) e sono bravi nel loro mestiere (melodie buone e immediate, voce femminile spezzacuori, beat basilari che si fermano un millimetro prima della stupidità), basta sentire l’apertura dirompente, spaventosa con “Tower”, il singolone triste “Give Me A Reason”, la furbata à “La Isla Bonita” di “Machina” (con alla voce tale Mariana Saldaña, che non farò finta di conoscere, come non farò finta di conoscere il biondo che canta in “Autonomy” o la tipa dei Fluct, due dei pochissimi personaggi che compaiono nella pellicola). Aggiungiamo che – dato che di score si parla – il synth non è usato solo per fare pop, ma anche per rievocare l’uso molto semplice ed efficace dell’elettronica di uno come Carpenter (e di tanta fantascienza/horror di quarant’anni fa). Genialmente, i Boy Harsher ti vendono pure un piccolo aggeggio con cui potrai fare i loro “evil drones”: si chiama anche lui “The Runner”. Corri a comprarlo subito insieme a una videocamera analogica e alle Reebok Pump di John Cena…