BLACK PUS, All My Relations

Black Pus

Il cingolato Black Pus è appena passato per l’Italia, mentre Brian Chippendale è in partenza per l’Australia per un tour con i Lightning Bolt. All My Relations prosegue su Thrill Jockey il discorso di Primordial Pus (Load, 2011) e lo rende preciso ed efficace. Solo Brian, i suoi mille aggeggini ritmici e la classica batteria dotata di pedali che la trasformano via via in bassi sfatti e chitarre sibilanti, mentre una voce lontana ci ricorda che qualcosa di umano esiste ancora. Rispetto al gruppo madre l’insieme appare più diretto e meno costruito, soprattutto sentendo gli ultimi dischi marchiati Lightning Bolt: non mancano virtuosismi di sorta, ma qui sembra che ogni elemento sia al servizio della forza d’urto e della voglia di vomitare noise quasi come se ogni pezzo avesse una struttura da canzone. Canzoni lavate nel fuoco infernale e passate al vaglio da Dan Friel, tipo. Ne esce un quadro ben chiaro di distorsioni e rumori da piacevoli incubi e non nascondo la sorpresa di chi, come, pensava che i Bolt non avessero più molto da dire e che, quindi, non si aspettava chissà cosa nemmeno da questo disco. Amorevole distruzione.

Tracklist

01.Marauder
02.Fly On The Wall
03.1000 Years
04.Word On The Street
05.All Out Of Sorts
06.Hear No Evil
07.Nowhere To Run
08.A Better Man