BETH JEANS HOUGHTON, Yours Truly, Cellophane Nose

Yours Truly Cellophane Nose

Si può dire che sia sincera, Beth.

La sua espressione artistica è una tempesta di colori da miominipony in trip e plastiche luminescenti da starlette del pop. È sincera anche quando lo sbilenco senso albionico della melodia che permea il disco rischia di sbandare e andare a frantumarsi contro il muro del “troppo”. Troppa l’enfasi cameristica di “Sweet Tooth Bird”, ma il pezzo rimane solido e già da “Humble Digs” è chiaro come l’indie-folk sia l’altro ingrediente principale. Il tutto mediato da arrangiamenti carichi che nel giro di pochi secondi materializzano palchi di Broadway inondati di luce e un’attitudine giocosa che intriga e rimanda a Chad Vangaalen (“Night Swimmer”) o a una sorta di Anna Calvi molto meno ansiogena e carnale. Con “Atlas” il circo sfoggia l’ennesima infatuazione wave da esotica etno, ben calibrata per carità, ma che – tra gli scarsini Vampire Weekend e i ben più quotati Dirty Projectors – ha sin troppi interpreti moderni. E allora colpiscono gli inserti chitarra e voce che fungono da ritornello, a dimostrare come siano imprevedibilità ed esuberanza creativa a permettere al disco di spiccare il volo man mano che lo si ascolta. Con “The Barely Skinny Bone Tree”, Beth costruisce un ottimo prototipo di ciò che Zola Jesus ha tentato invano di proporre con Conatus, “Lilliput” mantiene ciò che il titolo promette (pezzo killer del disco) tra afflato fiabesco e impeto trascinante, “Venus” parte gospel e continua pop-folk e si intuisce che ormai la marcia è ingranata e, a confermarlo, arrivano “Fraklin Benedict” e “Carousel”. La prima ammalia con quella chitarra bella tamarra a scontrarsi con la classicità di archi e pianoforte, la seconda esprime lo spirito e il valore del disco meglio di qualsiasi descrizione, bonus track/ghost track compresa. Non un peso massimo Yours Truly, Cellophan Nose, ma il numero delle vittime potrebbe non essere basso.

Tracklist

01. Sweet Tooth Bird
02. Humble Digs
03. Dodecahedron
04. Atlas
05. Night Swimmer
06. The Barely Skinny Bone Tree
07. Liliputt
08. Veins
09. Franklin Benedict
10. Carousel
11. Prick AKA Sean (Bonus Track)