BENIGHTED, Necrobreed

I francesi Benighted tornano con un album nuovo di zecca e non fanno prigionieri. E se li fanno, poi li sterminano senza pietà! Grindcore misto death metal con robuste iniezioni di hardcore. Il tutto immerso in una poltiglia disgustosa di frattaglie umane e vomito. Delizioso.

I Benighted mettono subito le cose in chiaro: devastare, distruggere, cancellare. E lo fanno con un pugno di brani assolutamente mostruosi, in grado di sgretolare tutto ciò che si para loro davanti. La violenza e il disprezzo sprigionati da questo disco sono talmente concreti che sembra di toccarli. I pezzi sono costruiti su di un riffing fulmineo che conserva anche un certo retrogusto di melodie marce, ma questi attacchi rapidi si alternano con tempi più lenti. Come essere dentro un frullatore. E creparci. Un growling minaccioso si dà il cambio con grida strozzate in questa girandola di brutalità. Il nuovo arrivato Romain Goulon è una macchina da guerra: preciso, potentissimo e con una tecnica in grado di polverizzare buona parte della concorrenza. Una registrazione pulita e asettica fa risaltare in pieno le sue doti incredibili, così come quelle degli altri.

Insomma, se vi garbano i californiani Cattle Decapitation, qui troverete budella per i vostri denti!