ANOPHELI, A Hunger Rarely Sated

Anopheli

Alcuni amano immortalare nelle foto i momenti passati con gli amici, Alex CF (Light Bearer, Carnist) preferisce fermarli in musica, ecco spiegato – insieme alla presenza di una spiccata vena creativa e di una personalità poliedrica – il motivo dei differenti progetti che lo vedono coinvolto e le innumerevoli collaborazioni. In questo caso, l’occasione è stata offerta dai viaggi del cantante inglese in California, dove ha stretto amicizia con i restanti membri degli Anopheli, ovvero Josh, Jasmine e Brian, cui si sono in seguito aggiunti Nicole e Richard (chitarra e violoncello). L’idea iniziale era quella di suonare hardcore veloce, ma ben presto i musicisti si sono fatti prendere dalla voglia di tornare a quel suono che potremmo definire crust melodico o anche emo-crust, in qualche modo legato a quanto già espresso da Alex con i seminali Fall Of Efrafa e in perfetto bilico tra energia e pathos, impatto frontale e melodie toccanti. Al solito, quando si ha a che fare con quest’artista, esiste un concept ed un’idea da cui si dipana il tutto, in questo caso l’etimologia greca del termine “anopheli” (in italiano anofele), ovverosia moscerino, ma soprattutto cosa di nessun valore, qui riferito alle popolazioni umane e animali che sono state sacrificate in nome dell’interesse e delle multinazionali. Anche questa volta, l’ispirazione nasce da un libro – “The Scar” di China Mieville – e si dà corpo al disco attraverso un continuo cambio di tensione e umore, con tanto di traccia strumentale (“Filia”) a donare un ulteriore ingrediente e una forte suggestione all’insieme. La qualità maggiore di questo, ennesimo, colpo a segno è la capacità di suscitare nell’ascoltatore un turbine di emozioni, una sorta di viaggio verso la catarsi al cui interno convivono sapori non inusitati, ma di certo calibrati con enorme gusto e cura certosina, sia nei loro momenti di pancia, sia quando la musica sembra prendere per mano e toccare corde nascoste. Di certo, A Hunger Rarely Sated farà la gioia di chi ha amato gruppi come gli Ekkaia o gli stessi Fall Of Efrafa. Il tutto è registrato da Jack Shirley (Comadre) in sole dieci ore, in pratica una sera tra amici spesa a far musica anziché bere. Speriamo davvero ci sia un seguito e non si tratti di un colpo e via.