ANNIHILATED, XIII Steps To Ruination

Annihilated

L’ep di debutto Injected, pubblicato nel 2012, aveva delineato i tratti salienti della formazione originaria di Los Angeles, legata stilisticamente ai mostri sacri del death metal statunitense. XIII Steps To Ruination, nuova fatica in studio degli Annihilated, ricalca gli stessi schemi del suo predecessore: una cascata torrenziale di riff, un miscuglio articolato di strutture tanto intricate e ricche di groove quanto scorrevoli e brutali. Questi sono gli aspetti che costituiscono il pregio principale di un album che attinge a piene mani dalla tradizione del death più tecnico e ferale, sia per quanto riguarda l’esecuzione, sia per quanto concerne suono e produzione (dal gusto leggermente retrò). Le influenze di Nile e soprattutto Morbid Angel da un lato, dei più recenti Devourment, Hate Eternal e Deeds Of Flesh dall’altro, si fondono e si rincorrono a perdifiato lungo sedici tracce che hanno l’unico difetto di non possedere una freschezza compositiva tale da poterle poi mettere accanto a quelle dei dischi più riusciti di queste compagini affermate. Se l’iniziale “Global Enslavement”, canzone dinamica e ricca di scambi incrociati tra chitarra e batteria, rappresenta l’unione ideale tra il death tradizionale e il brutal tout court (insieme ad alcune incursioni pregevoli in “territorio tecnico”), più compatta si rivela “Eyes In The Sky” che, marziale e cadenzata, trova il suo punto di forza in un cantato gutturale personale ed intellegibile. L’oscurità regna invece sovrana nella velenosa e soffocante “This Fear I Speak Of “, spezzata da un indovinato intermezzo centrale a opera di una sezione ritmica quadrata e perentoria. I campionamenti introduttivi di “XIII Steps To Ruination” ci consegnano un brano efficace e multidirezionale, una continua altalena di linee ritmiche spaccaossa arricchite da un assolo distorto di chitarra, subito bissato dal placcaggio a testa bassa della sincopata “Eradication Profits”. La parte centrale dell’album presenta pezzi che puntano dritti all’obiettivo senza preamboli di sorta, con l’impressione che gli Annihilated guardino alle sfumature meno estreme e parossistiche del settore, senza però trascurare mai l’impatto, componente sempre ben percepibile. Accanto alle sfuriate classiche (“Creations Of Man”), mai caotiche o confusionarie, trovano spazio sezioni cadenzate (“For The Ignorant” e “Throne Of Eternity”), spesso sottolineate da incursioni chitarristiche volte a conferire una maggiore atmosfera all’insieme. Sia chiaro, gli Annihilated non inventano nulla di nuovo, le canzoni rimangono infatti sempre piuttosto all’interno dei canoni del genere, ma riescono comunque a regalarci un disco solido che, nell’offrire una rilettura discretamente personale del death storico, si lascia ascoltare con piacere.

Tracklist

01. Global Enslavement
02. Eyes in the Sky
03. This Fear I Speak Of
04. XIII Steps to Ruination
05. Eradication Profits
06. Divide Distract Deceive
07. For the Ignorant
08. Wastelands
09. Creations of Man
10. Throne Of Eternity
11. Purification