(ALL MY FRIENDZ ARE) DEAD, Black Blood Boom

Black Blood Boom

Li avevamo già incontrati al tempo del precedente lavoro e avevano saputo catturare l’attenzione, logico pertanto aspettarsi un come-back che ne confermasse le potenzialità, qualcosa capace di mantener le promesse e magari aggiungere dell’altro a quanto già detto da questa curiosa formazione che sta a cavallo tra più stili, senza però nascondere un amore viscerale per il rock’n’roll più caustico virato billy. Di fatto, gli (All My Friendz Are) Dead restano saldamente aggrappati alle loro radici, quindi massicce dosi di surf, beat, garage, Fifties, punk, psycho a screziare la scrittura multiforme e poliedrica di una band che proprio non ne vuole sapere di omologarsi o mettere la testa a posto. A volte, l’ascoltatore rischia persino di perdersi nei meandri della ragnatela sonora di Black Blood Boom, ma il rischio è ripagato da un giro di giostra che non delude le aspettative, anche perché alla fine si riesce sempre a trovare il bandolo della matassa, grazie a una scrittura personale e ben oliata. Nessuna spinta futurista o sperimentale, sia chiaro, ma neanche una bieca operazione nostalgia votata al plagio, visto che alla fine gli undici brani scorrazzano in lungo e largo lungo la storia del rock’n’roll e non rifuggono un sano imbastardimento del tessuto sonoro. È proprio la capacità di innestare senza soluzione di continuità i vari ingredienti, piuttosto che spartirli tra le varie tracce, la cifra stilistica tipica di un album al contempo ruffiano quel che basta per lasciarsi apprezzare anche da chi solitamente rifugge certi lidi. Il limite si palesa, piuttosto, quando si preferisce giocare sul sicuro e si seguono più fedelmente gli standard classici, perché si rischia di perdere un po’ di freschezza, ma ciò non toglie nulla al divertimento che comunque gli (All My Friendz Are) Dead profondono a piene mani lungo l’intera durata di Black Blood Boom. Prendetela con le molle, ma si potrebbe parlare di un’attitudine crossover in salsa rock’n’roll senza essere troppo distanti dalla verità.