AIDAN BAKER, True Dreaming (To Bend The World)

Vuoi o non vuoi si trova sempre il motivo per ascoltare un lavoro di Aidan Baker, uno che dire prolifico è poco, visti i quasi centocinquanta lp che portano il suo nome sulla costa, in aggiunta agli altri suoi progetti, tra tutti Nadja ma anche B/B/S/ (con Belfi e Skodvin), Hypnodrone Ensemble (con Thisquietarmy) e WERL (con Tomas Järmyr): stavolta l’ultimo titolo del chitarrista canadese di base a Berlino ci arriva da Dissipatio, label della quale stiamo seguendo da tempo le gesta.

Il cd si compone di cinque tracce in cui Baker estrinseca le diverse sfumature del proprio chitarrismo, dal drone all’ambient, a sprazzi di noise, a momenti in cui la chitarra sembra assumere sembianze più convenzionali. Il primo brano è decisamente acusmatico, ambient morbidissimo con increspature appena percepibili, nel secondo, parimenti aggraziato, la chitarra con pochi tocchi riprende fattezze più riconoscibili; “Mouth Full Of Secrets” è un pezzo di assoluta bellezza, tra giochi di volumi e dissolvenze, un saggio di intensa malinconia. Il drone della traccia quattro sembra fare il verso alla tanpura indiana, ma sempre di chitarra si tratta, mentre la traccia cinque è per sola voce processata, sullo sfondo balugina qualcosa, ma troppo lontano per essere intellegibile in maniera nitida. Chiude il disco la title-track in cui tempo e spazio vanno dilatandosi che è un piacere, una quiete sterminata solcata da sparute forme di vita. Un disco che merita la giusta attenzione.