A STORM OF LIGHT, Anthroscene

A STORM OF LIGHT, While My Guitar

Gli A Storm Of Light hanno fatto perdere le loro tracce dopo aver pubblicato Nations To Flames nel 2013. Per la precisione, l’ultima volta che sono apparsi sul mio radar è stata in occasione del tour di supporto all’album, con la data di Bologna insieme a Morne, Hark e Mustard Gas & Roses. Da quel momento il buio e il ritorno di Graham in solitaria con i due album a firma IIVII. Lecito, pertanto, temere per il futuro di una band che nel corso degli anni aveva sviluppato un percorso personale: non tutti avevano saputo apprezzarlo,  invece, almeno a mio giudizio, meritava di più.

Anthroscene potrebbe rappresentare il capitolo in grado di far ottenere agli A Storm Of Light il giusto riconoscimento, vuoi per il tempismo con cui la creatura di Graham porta in scena panorami distopici che sembrano cartoline strappate all’attuale situazione planetaria, vuoi per un linguaggio ormai maturo e coeso, sempre meno etereo e più concreto, a cavallo tra estremismo e contaminazioni che non possono non far pensare – non necessariamente nei suoni, quanto più nel modus operandi – a nomi pesanti come Killing Joke e Ministry. Anthroscene è un disco che sia a livello testuale, sia a livello musicale, appare focalizzato su un obbiettivo preciso: ricreare uno scenario angosciante e palpabile di fine imminente, quasi una canto funebre per accompagnare la nostra corsa verso l’autodistruzione. Per raggiungere il suo scopo, la formazione non ricorre peraltro a una scrittura semplicistica o chiusa in sé stessa, ma getta in campo tutte le risorse accumulate in anni di esperienza dal vivo e in studio per donare profondità alle composizioni. Il tutto è poi reso possibile dalla consueta attenzione ai dettagli e alle atmosfere, alla capacità di strutturare i brani su più piani sovrapposti senza appesantirli e di creare partiture dall’impatto orchestrale senza per questo risultare ridondanti o ampollosi. Di sicuro i cinque anni passati non sono andati sprecati e il risultato di tanta attesa non delude le aspettative di chi ha seguito e apprezzato la crescita degli A Storm Of Light album dopo album. Per gli altri il consiglio è di dar loro una chance, in fondo dopo tutti questi anni se la sono guadagnata e Anthroscene vale senza dubbio alcuno il tempo speso nell’ascolto.