VARG, Star Alliance

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Star Alliance circolava già dalla fine dello scorso anno in versione box set: sei cassette, tiratura limitata a 200 copie. Posh Isolation, etichetta con base a Copenhagen, ha pensato (giustamente, visto il valore della proposta) di pubblicare quest’anno una riedizione in vinile doppio, sia pure decurtata di alcune tracce.

Varg, lo svedese Jonas Rӧnnberg, fondatore di Northern Electronics nonché membro di D.Å.R.F.D.H.S. e Body Sculptures, oscilla – qui come in altri suoi lavori – tra una techno di ottima fattura e un dark ambient tesissimo in cui la tavoletta cromatica rimane limitata a poche, decise tonalità. Delle sedici tracce un buon quarto, collocato tutto fra la fine della prima e l’intera seconda facciata, può essere tranquillamente destinato al dancefloor – cassa dritta e pedalare – mentre il resto si presenta come qualcosa di più scuro ed indefinito. La base di partenza è sempre la techno, smontata e immersa in un bagno di disturbi elettrostatici, field recordings e basse frequenze; l’album, come lascia presagire un titolo che fa riferimento alla grande alleanza globale di compagnie aeree, è una narrazione fatta di spostamenti continui, di luoghi ma ancor più di non-luoghi, di hall semideserte di hotel, strani incontri, servizi in camera, il tutto velato da una malinconia diffusa che raggiunge il proprio apice quando Varg mette le mani sul piano pesantemente riverberato in “Turbulence / Complimentary WI-FI” e in “The City Where I Used To Live & Love / Stockholm”, aspra dichiarazione d’amore alla sua città.

Chi ha visto il bellissimo “The Kingdom” di Lars Von Trier ricorderà bene il personaggio del medico svedese Stig Helmer e la sua acredine nei confronti dei danesi: sembra infatti che fra i due popoli non corra esattamente buon sangue. A giudicare tuttavia dalle collaborazioni intavolate di recente da Rӧnnberg e Loke Rahbek, boss di Posh Isolation, pare che si stia bypassando in musica la tradizionale diffidenza tra gli abitanti di queste due nazioni e che una fertile vena creativa stia attraversando l’Øresund, lo stretto che le separa, dando vita a un’elettronica già fortemente connotata come un interessante ibrido di techno, noise, dark ambient e sperimentalismo colto.

Tracklist

Arrival
A1 Name Signs & New Hands, Old Cars
A2 Corinthia Skin Pt. 1: Artist Dinner & Sparkling Wine
A3 Red Lights / Venue, Midnight
A4 Stroboscopic Observations On Ecstasy

Attributes
B1 The Eyes Of An Excellent Lover
B2 Cardinal Lipstick, Matching Toenails
B3 Under Beige Nylon
D2 Untitled

Obsessions (Flower Combination)
C1 White & Yellow, Powdered Drugs

Instruments
C2 Silk & Steel
C3 Luxury Bubbles, Unscented Lubricant

8.30, Hilton
C4 Corinthia Skin Pt. 2: Ppv & Room-Service

8.30, Hilton
D1 Lobby Leisure

Sky Lounge
D2 Turbulence / Complimentary Wi-Fi
D3 The City Where I Used To Live & Love / Stockholm

305, Angels Flight
D4 The Color Of Saffon/Opium
D5 Lavender Halter/see Through Showers Of The Standard