THE MORLOCKS, Submerged Alive

The Morlocks

Vi anticipo: non sono un fan accanito di cruditè rock and roll come queste, credo che gente come Fuzztones et similia, pur essendo stata protagonista di un grande passato, viva in un mondo tutto proprio che s’è auto-relegato nel circuito ristretto di appassionati di quel “fuoco” (per completezza vedi anche alla voce “zombie con parrucconi e memoria debilitata dagli abusi”…). Eppure ci sono chiaramente dei distinguo ed è giusto farli: si sa, tutto partì dal rock dei Cinquanta fino ad arrivare allo zenit di sua santità Iggy Pop con gli Stooges, e i Morlocks di Leighton Koizumi fanno parte di quella leggenda, sicuramente “minore” e sotterranea, che nel bene e nel male ha marchiato a fuoco le grammatiche rock di lì a venire (inutile poi menzionare la pletora dei tanti cloni…). Dunque non è solo banale risciacquatura, la loro, anzi: “Black Box”, ad esempio, è un’interessante rilettura quasi sabbathiana. Ammetto che questo non sarà mai un album imprescindibile per me, ma resta una preziosa testimonianza alla quale è giusto dare risalto. Magari per meglio apprezzarne lo spirito e la storia ripescatevi nei mercatini le copie sbiadite di Bassa Fedeltà (spin off di genere partorito da una costola del mensile Rumore, con l’espertissimo Luca Frazzi sugli scudi), chissà che non vi capiti di imbattervi anche nella recensione di questo piccolo e prezioso frammento sonoro in forma di live. Male che vada potrete sempre rimediare ora con la ristampa ─ in vinile colorato a 500 copie o in cd digipack ─ della come al solito attenta Area Pirata.

Tracklist

01. Get Out Of My Life Woman
02. She’s My Fix
03. Different World
04. Black Box
05. Leavin’ Home
06. My Friend The Bird
07. Body Not Your Soul
08. Two Wheels Go
09. Empty