THE LEFTOVERS, Usi E Costumi

Leftovers

Qualche tempo fa scrissi di un album particolare, quello dei Tru West. Due dei componenti della band, Martino Marini (meglio noto come Mass Prod) e Niccolò Daniel Rufo (Rufus) tornano ora a nome The Leftovers. Il disco, un ep in formato 12”, è diviso in due parti: “Usi”, scritto tra Berlino, la Florida e Il New Mexico, e “Costumi”, che proviene solo da sessioni berlinesi. La proposta si fa notare da subito per la particolare propensione a mescolare i generi (la stessa presente nei Tru West) e quindi: l’apertura di “Mama” è per una melodia cantilenante e tribale che racchiude in sé jazz, elettronica al limite dell’exotica, con ritmiche sensuali dalle reminiscenze caraibiche, e “Usi E Costumi” prosegue lungo la stessa strada, aumentando il tasso di “stranezza”. Molto Nineties, e va da sé aliena, “Roswell Stomp”, contenente field recordings catturati presso il Roswell Ufo Museum, anche qui voci misteriose, campionamenti e ritmi spezzati che mettono fregola alle sinapsi. Il tasso di mistero sale ancora di più sul secondo lato, si ascolti la più che estrema “Crocky” (pensate a degli Autechre muti e ridotti ancora di più all’osso), forse la traccia più interessante dell’intero disco. Chiude “Ghostly Gaze”, più o meno come i Residents che si mettono a suonare facendo festa in giardino davanti a dei robot. Insomma, a volte è proprio rigenerante sapere che gli italiani lo “fanno meglio”.

Tracklist

Lato A

01. Mama
02. Usi E Costumi
03. Roswell Stomp

Lato B

01. Drop Ya Hat
02. Crocky
03. Ghostly Haze

Qui una preview.