TERRA TENEBROSA

Terra Tenebrosa

Spesso la capacità che ha un disco di colpirci non trova corrispondenza con quello che hanno da raccontare i suoi creatori in sede di intervista. Magari a causa di domande poco stimolanti, per scarso entusiasmo di chi risponde nel sottoporsi all’ennesimo fuoco di fila o, semplicemente, perché chi ha il dono di scrivere musica affascinante non è detto sia altrettanto dotato nell’interfacciarsi col prossimo. Nulla di male, sia chiaro, ma quando si incontra la persona giusta e si porta a casa un’intervista come quella con The Cuckoo, leader dei Terra Tenebrosa, le cose si fanno davvero interessanti e il quadro sembra finalmente completarsi nel modo appropriato.

Se The Tunnels rappresenta un solido debutto in grado di attirare l’attenzione sulla vostra musica e sul vostro immaginario, The Purging è un’ottima conferma che spinge ancora più in là le vostre peculiarità e aggiunge nuovi sapori al tutto. Che cosa è cambiato – se lo è – e cosa è successo nel tempo trascorso tra i due dischi?

Credo che in realtà nulla sia realmente cambiato, sebbene possa sembrare il contrario. Abbiamo solo continuato a registrare. Alcune delle tracce del nuovo album sono state registrate anche prima dell’uscita di The Tunnels. Mentre sceglievamo i brani da inserire nel primo disco, abbiamo selezionato quelli che avrebbero inchiodato l’ascoltatore in una specie di trance, così da lasciare quelli più sostenuti per il seguito. Volevamo che The Tunnels fosse un lavoro ipnotico e che The Purging creasse più turbolenza. Può sembrare che ci siamo evoluti musicalmente, ma in realtà non è così, anche se in quest’album ci sono più vocals. Comunque, è difficile stabilire il momento preciso in cui abbiamo finito di registrare The Tunnels e iniziato The Purging.

The Purging dà l’impressione di essere un disco malato e morboso. Ti va di raccontarci cosa lo ha influenzato e da cosa avete tratto l’ispirazione? Non parlo tanto a livello sonoro, quanto di idee, emozioni ed esperienze personali che hanno avuto un impatto sulla vostra musica.

Ho creato la maschera originale come l’effige di qualcosa che ho visto in sogno sin da quando ero bambino. Facevo spesso sogni in cui questa immagine era presente. Crescendo ho compreso come questa figura rappresentasse qualcosa che avevo dentro e che tentava di comunicare con me. Credo che noi umani usiamo solo alcune delle nostre potenzialità e che al nostro interno ci sia una parte addormentata, un qualcosa capace di svegliarsi e guidarci nei meandri più oscuri della nostra psiche. Esplorando – e confrontandoci con – le parti oscure e represse della nostra mente, possiamo scoprire tesori in grado di trasformarci in un insieme completo, in degli dei. La maggior parte delle idee legate a Terra Tenebrosa vengono dalle mie meditazioni e dai miei stati di coscienza alterati.

La musica rappresenta una sorta di esorcismo dei sentimenti negativi o delle immagini che emergono. Qualsiasi immagine o sensazione negativa io possa avere, la trasformo in musica. Poiché tutto ciò che si lega a Terra Tenebrosa ha a che fare con i reami oscuri e inesplorati, questa mi è sembrata l’unica immagine capace di rappresentare la band.

Ho trasformato gli altri membri in gnomi, cioè in elementali della terra, nello specifico della terra oscura come simbolo dell’inconscio. In realtà, non ero troppo soddisfatto delle maschere che indossavano nelle nostre prime foto. Dato che anche io ne indosso una e devo cantare, ho affidato a un mio amico che lavora per il teatro e per il cinema il compito di realizzarne una in lattice (anziché usare quella vecchia in cartapesta), una maschera che fosse più somigliante possibile al disegno iniziale. Così ho colto l’opportunità per rifare anche quelle degli altri membri.

Terra Tenebrosa

Cosa mi dici del titolo? Ha un significato molto forte e potrebbe ricordare eventi storici (penso ai molti casi di purghe interne ai loro entourage attuate da sovrani e dittatori), quindi mi domandavo se avesse un’attinenza con il mondo reale?

In realtà, The Purging si riferisce al purificare se stessi, il purgare tutto ciò che ci trattiene e ci impedisce dal liberarci e dall’esprimere in pieno il nostro potenziale. Il bruciare le paure, le debolezze e l’aggressività, tutte le caratteristiche negative e gli istinti che agiscono come manette. Un processo alchemico di trasformazione, distillazione e raffinazione, la compressione dell’anima in uno splendido diamante e possibilmente di auto-deificazione.

Più in generale, possiamo parlare di the Purging come di una seconda parte di The Tunnels per quanto concerne il suo contenuto lirico? Esiste un continuum che unisce i due dischi per quanto riguarda il concept e la storia?

Se The Tunnels era un’introduzione al mondo sotterraneo, l’immergersi a capofitto nel baratro, The Purging è il primo passo per integrare ciò che si è trovato negli abissi. Ogni traccia di The Purging è legata alle altre, a cominciare dall’idea del teratoma (“The Reediming Teratoma”) che ci libera e ci trasforma, fino al nostro completo affrancarci dai resti di un’umanità difettosa per mutarci in divinità (“Disintegration” e “The Reave”).

“Terra Tenebrosa” è l’unico brano che non è connesso agli altri. Ho letto un libro di Mark Twain intitolato “Letters From The Earth”, nel quale Lucifero scende sulla terra e invia rapporti a Dio in forma di lettere. Le lyrics di “Terra Tenebrosa” rappresentano la mia idea su come sarebbero potute essere le lettere di Lucifero e sono basate liberamente sul libro, sulle sue osservazioni sul comportamento umano e sui suoi rimproveri. Vorrei porre l’accento su come Lucifero nella mia mente non sia la creatura malvagia che i cristiani o i cosiddetti satanisti descrivono, ma un simbolo di liberazione a completamento. Ho scoperto che un comune fraintendimento è il considerarci un gruppo black metal e il mio parlare di Lucifero potrebbe portare le persone a ragionare secondo queste linee guida. Non ho nulla contro il black metal ma non siamo black metal.

A dispetto di una struttura più ricca e dei molti strati presenti, il nuovo disco può essere descritto come in qualche modo più diretto e meno complesso o, comunque, meno claustrofobico di The Tunnels. Concordi?

Volevamo che The Tunnels suonasse come un percorso in grado di trasportare l’ascoltatore attraverso la sua stessa mente e, probabilmente, ciò che le persone trovano claustrofobico ha più a che fare con ciò che dimora in loro. Non lo so, ho sentito di molti che si riferiscono a The Tunnels come ad un lavoro claustrofobico, ma personalmente non l’ho mai avvertito in questo modo. A proposito della complessità, credo che The Purging sia più complesso di The Tunnels, che però richiede maggiore attenzione per via delle composizioni lunghe e monotone.

Possiamo considerare le maschere una parte fondamentale di Terra Tenebrosa? Esiste un aspetto rituale nella vostra musica o un approccio sciamanico cui ti senti legato?

Senza dubbio, le maschere sono una parte centrale. Almeno la mia maschera, soprattutto se si considera il concept di Terra Tenebrosa e il fatto che The Cuckoo è l’autore di quasi tutto ciò che riguarda questo progetto. Visto che io ho una maschera, apparirebbe strano se gli altri non nascondessero le loro facce. Voglio inoltre che il nostro immaginario accompagni la musica e la rappresenti visivamente.

C’è di sicuro un aspetto rituale nella nostra musica, ma accade prima che questa venga composta. Come ho detto in precedenza, la maggior parte delle idee provengono dal mio lavoro su me stesso, così come il comporre e registrare rappresenta il liberarmi di ogni cosa negativa incontro nel mio scavare. Integro i tesori nel mio essere e prendo coscienza delle potenzialità non espresse, ma metto l’indesiderato nella musica.

Ho letto molto sullo sciamanesimo e lo identifico con il rapporto con la natura e l’uso di sostanze psicotropiche. Nella Genesi 3:5 il serpente offre all’uomo il frutto della conoscenza e la chiave per diventare un dio. Ma questi frutti della conoscenza sono a libera disposizione di chiunque provi a capire i meccanismi che regolano noi stessi e le nostre esistenze.

Cosa mi dici della vostra attività live? Avete intenzione di promuovere l’album con un tour europeo?

Abbiamo fatto un solo show, il co-release party con i Kongh e stiamo cercando un’agenzia di booking. A parte la mia apparizione come guest con gli Switchblade, non ho più suonato dal vivo dal concerto di addio dei Breach nel 2007. Ma ho assaggiato il sangue ed è stato divertente. Vogliamo davvero suonare di più e fare un tour in Europa sarebbe una gran cosa.

Qual è il vostro approccio sul palco? Preferite che la musica suoni come sul disco o vi piace ri-arrangiare i brani per dargli una forma differente?

Devo accettare, seppure in modo riluttante, che i Terra Tenebrosa dal vivo non possono suonare come su disco. Soprattutto a causa di tutti i samples e dei differenti strumenti utilizzati, dovremmo ingaggiare un’orchestra per accompagnarci dal vivo e magari anche un coro. Può sembrare un’esagerazione, ma c’è così tanto nella nostra musica che non possiamo assolutamente riprodurre tutto dal vivo. Qualcuno ci ha suggerito delle tracce registrate, ma a quel punto per quanto mi riguarda potremmo anche fare un’esibizione in playback. Credo, comunque, di avercela fatta senza tagliare troppo di ciò che è Terra Tenebrosa e cercando di mantenere quella che ne è l’essenza. Ovviamente non posso riprodurre tutte le differenti vocals dal vivo, ogni volta che canto una linea vocale nel disco, aggiungo anche tutte quelle cose caratteristiche e farle suonare da una traccia registrata o da un altro sembrerebbe stupido.

Sul ri-arrangiare la musica, non ho nessun problema se alcune parti non suonano bene dal vivo. Pignolo come sono quando si tratta di registrare un disco, voglio mettere insieme anche un buon live set.

Cosa occupa la vostra vita in questi giorni oltre Terra Tenebrosa, siete coinvolti in altri progetti o collaborazioni? C’è spazio per altre forme di espressione artistica oltre alla musica?

Terra Tenebrosa occupa gran parte del mio tempo, sto già registrando materiale per il prossimo disco.

Uno degli altri membri è un bravo artista e volevo usare una delle sue opere per la copertina di The Tunnels, ma volevamo presentare l’immagine del gruppo e, così, alla fine abbiamo preferito usare la foto di The Cuckoo. Dato che siamo coerenti, abbiamo usato una foto anche per il nuovo disco.

È da molto che vorrei scrivere un romanzo, ho anche tracciato la storia, ma davvero non ho tempo.

Grazie mille, hai qualcosa da aggiungere? 

Grazie a te.