STYLE SINDROME, A Mysterious Design

Style Sindrome

Come spesso accade in questo periodo, riemergono dal nulla delle autentiche reliquie del passato, che, chissà per quale ragione, sono state il canto del cigno di giovani gruppi scioltisi troppo presto. Recentemente si sono riuniti anche gli Style Sindrome, band romana che può vantarsi di essere stata tra i prime movers italiani in ambito new wave, proprio negli anni durante i quali uscivano i capolavori del genere e l’underground del nostro Paese era già in notevole fermento. È vero che all’epoca non erano i gruppi di Roma a ottenere più riscontri, ma la città eterna ha saputo regalarci ottimi nomi, come Bohemien, Carillon Del Dolore, Il Giardino Violetto e gli Style Sindrome stessi. Nati attorno al 1980 dalle ceneri di due formazioni rock capitoline, i TM Spa e gli Elektroschock, sono tornati sulle scene verso la fine del 2012, a tre decenni dallo scioglimento. Questa raccolta contiene le loro uniche prove, ossia due demotapes, registrati tra il 1981 e il 1982, materiale che si presume sarebbe dovuto essere la base per un full length vero e proprio. Se escludiamo l’opener “Thinkin’ About” (per la quale fu girato un videoclip, trasmesso dalla storica trasmissione Mister Fantasy), l’unica canzone che aveva avuto una più ampia diffusione era stata “Waving In The Dark”, inclusa nella compilation “Gathered”, dentro la quale c’erano anche gruppi di vero culto come i Pankow. In quegli anni, se c’era una cosa che non mancava era la creatività, e quasi tutte le formazioni di quel giro avevano delle particolarità che le rendevano assolutamente non catalogabili come cloni dei capostipiti di queste nuove ondate sonore. Gli Style Sindrome riprendevano il suono di Siouxsie And The Banshees, il che emergeva con chiarezza dalla voce della cantante Anna Di Stefano, ma preferivano non limitarsi a quanto detto dalla signora Sioux e soci, arricchendo la loro proposta con delle sfumature psichedeliche e oniriche, che a tratti ricordavano la kosmische musik, come si sente soprattutto nella title-track, posta a chiusura del disco (attualmente, questo particolare è accentuato dal vivo grazie a un uso più massiccio – anche se misurato – del synth).

Per quanto, tenendo presente i dischi che uscivano all’epoca, si senta che la produzione è quella di un demo, i suoni sono davvero curati e rendono alla perfezione l’idea di come possa essere la band in sede live, cosa che di frequente le prime registrazioni di un gruppo non fanno. Sebbene, come scritto sopra, non siamo di fronte a un gruppo del tutto originale, l’allora esordiente band romana dimostra già una personalità invidiabile, che forse le avrebbe garantito più spazio se fosse nata in Inghilterra o in Germania. Uno degli elementi vincenti del sound è il sassofono, merito del sapiente lavoro di Massimo Frezza, che non eccede in inutili virtuosismi e arricchisce quest’amalgama di suoni con qualche vaga influenza no wave. Stranamente a questa reunion non prende parte una delle colonne portanti della formazione originale, l’altro chitarrista Stefano Curti, autore della parte musicale di tutte le canzoni: oggi il solo Giorgio Mastrosanti si occupa delle chitarre, mentre al posto dell’originario bassista Germano Falcione c’è Davide Messina, ex Chants Of Maldoror e Options. Questo lp (limitato a sole 350 copie) ci riporta piacevolmente indietro nel tempo, in un epoca in cui a Roma c’era già molta voglia di fare, ma pochi (leggendari) spazi per esprimersi, ora quasi dimenticati, ma all’epoca fondamentali: il Krypta a Trastevere, l’Evolution al Quadraro o il più noto Uonna Club sulla Cassia, aperto verso la fine degli anni Settanta come discoteca e rimasto fino ai primi Novanta quasi l’unica bandiera dell’underground locale.

Grazie al lavoro della Synthetic Shadows (sub-label della Rave Up), gli Style Sindrome sono potuti riemergere dalla tomba per suonare di nuovo quel post-punk che al momento in Italia potrebbe ritrovare spazi per i live, nella speranza un giorno di poter mettere fine alle serate col solo dj-set.

Tracklist

01. Thinking About
02. We Two
03. Pressing Desire
04. Waving In The Dark
05. Shining
06. To Stretch
07. A Mysterious Design