SOFT BLACK STAR & ZENO GABAGLIO / MIKE COOPER, The Good Old Summer

Soft Black Star

Settimo numero della serie “Tape Crash” per la svizzera Old Bicycle Records. I nostri lettori conoscono bene il lavoro della piccola etichetta gestita da Vasco Viviani e sanno che possono aspettarsi davvero di tutto. Per quest’occasione ci troviamo di fronte a due modi di intendere la musica piuttosto differenti, ma accomunati da un assunto imprescindibile: sperimentare, partendo dagli umori del momento e mettendo da parte legacci di comodo (vedi alla voce “forma canzone”). Il lato A è un pezzo intenso e complesso del sodalizio svizzero, i primi due terzi sono abbozzi di melodie e voci sparse di un fanciullo, mentre l’ultima parte si fa liquida nenia ambient. Il tutto è notevole, in effetti.

Per Cooper invece, il suono è più legato alla tradizione, si fa per dire, nel senso che il blues del suo Delta personale si fa invischiare dai rumori di fondo che lo circondano (pensate anche ai Residents che si danno a musiche bucoliche). A me ricorda quasi un entomologo, vista la perizia con la quale vengono assemblati i suoni di insetti attorno a giri di chitarra acustica in modalità free (la lunga “Lung / Trees”). I due pezzi restanti non sono da meno, con l’ultimo che lavora di dissonanze, tra metalli battuti e tappeti sonori composti forse da simpatiche anticaglie.

Cos’altro aggiungere? Che queste piccole pagliuzze dorate sono rare a trovarsi nel greto di un fiume. Old Bicycle Records ha avuto occhio ed è riuscita a setacciare bene.

Tracklist

Side A:

01. Iguanidae Awapuhi

Side B:

02. Lung / Trees
03. Toi-Omoo
04. Lyfotoo