SIMON BALESTRAZZI, La Montaña Sagrada

La Montaña Sagrada

Continua la serie positiva per Balestrazzi, che non sbaglia un disco. Questa volta esaudisce a se stesso il desiderio di re-immaginare la colonna sonora del film psichedelico di Jodorowsky, dopo che per poco non aveva avuto la possibilità concreta di rifarla nel contesto di una collaborazione assieme al regista stesso.

Durante il commento presente nell’edizione dvd della pellicola curata da Raro Video, quasi subito all’inizio Jodo dice che lui voleva far vedere alla gente che il cinema era meglio dell’LSD: questo lavoro di Balestrazzi, nonostante non riesca/intenda riprodurre i miliardi di colori del film, di certo dimostra per l’ennesima volta come sia soprattutto il suono ad agire meglio sull’inconscio  E non dimentichiamoci che in questo tipo di opere, nelle quali i dialoghi sono molto rari, la musica assume un ruolo ancora più importante. Notevolissime le spirali drone avvolgenti dedicate al rituale che viene rappresentato in apertura, sequenza “iconica” che non a caso è finita sulla copertina del cd e che non ha mancato di influenzare chiunque negli anni, ultimo il Reverendo Manson nel 2012, col video di “No Reason” (sempre Jodorowsky aveva fatto notare come le sue unghie dipinte di nero in quella scena sarebbero state d’ispirazione per tanti futuri rocker… ecco la riprova). Tocca poi a “In The Rainbow Room”, cioè la parte del film nella quale il “ladro” protagonista s’introduce furtivo nella torre del regista/mago, che non è molto distante dall’impostazione mantrica della original soundtrack. “Axon” s’ispira a uno dei personaggi archetipici che accompagneranno il ladro e l’alchimista nel loro viaggio spirituale: qui Simon, invece, si discosta dalla colonna sonora del ‘73  e pare ricorrere ad armi (del resto Axon è uno spietato “capo della polizia”) più moderne, che almeno a me sembrano essere simili a quelle usate in questi anni da tutti quei progetti posti tra drone-doom e noise. “Its Perfume Is My Blood” e “Leopards Milk”, che si riferiscono a scene verso la fine del film, quelle relative al cammino intrapreso da tutti i personaggi, recuperano rispettivamente i tratti mantrici iniziali e le pesantezze di “Axon”.

Edizione limitata su Santos Productions, che bene fa a metterla in circolo. Speriamo solo però che in futuro si riesca a diffondere ancora di più questo disco.

Tracklist

01. Opening Ritual
02. In The Rainbow Room
03. Axon
04. Its Perfume Is My Blood
05. Leopards Milk