RUBICON CROSS, Rubicon Cross

Rubicon Cross

Adoro i Firehouse, ho apprezzato i Furyon e considero i due dischi dei Pride lo yin e yang del hard rock melodico dei primi anni 2000, ma sono inciampato sui Rubicon per caso, come se fosse una nuova band da scoprire e fare propria all’insaputa delle masse. Solo poi ho realizzato che questi musicisti mi erano già familiari e provenivano dai gruppi appena nominati. I fatti? Pochi minuti di ascolto e sono stato preso per la giugulare. L’intensità di queste dieci tracce, il denso e sincero songwriting e il modo in cui i Rubicon hanno costruito una propria identità musicale – pur venendo da esperienze di rock classico – sono strabilianti. Il merito va equamente distribuito fra i due protagonisti, CJ Snare e il chitarrista londinese Chris Green (Pride, Furyon), e il resto della ciurma, composta dal bassista Simon Farmery (anche lui proveniente da Pride e Furyon, qui coautore di “Save Me Within”, uno degli highlight del disco), il batterista Robert Behnke (Seventh Omen) e il secondo chitarrista Jeff Lerman. È come se la rabbia, la tensione e le tinte fosche e caustiche dei Furyon e l’audace e aggressiva evoluzione degli stessi Pride fossero armonizzate e ossigenate dalla voce cristallina, emozionale e saggia di Snare, che gestisce brani come “Bleed With Me” e “Next Worst Enemy” (manifesto del Rubicon Cross sound, ma anche delle esperienze condivise da Green e Snare in termini di vita reale e rapporti affettivi) con un pathos che non sentivo dai tempi di “Reach For The Sky” o “Hold The Dream”. Dall’altro lato, Green non risparmia distorsioni cavernose e toni sommessi, affidandosi a suoni che sono al passo coi tempi, sebbene tirati a lucido, e rendendo possibile un tagliente connubio fra classico e moderno hard rock. Una menzione particolare va a “Save Me Within”, semplicemente un grido di dolore e disperazione misto a speranza, una ballad, che non è una ballad, durante la quale vorresti piangere, urlare e prendere a pugni uno specchio.

Nella musica non contano solo le note, altrimenti sarebbe solo matematica. Conta anche quanta emozione riesci a infilare fra una nota e l’altra.

Tracklist

01. Locked And Loaded
02. Next Worse Enemy
03. Bleed With Me
04. Save Me Within
05. You Will Remember Me
06. Moving On
07. R U Angry
08. Shine
09. Kill Or Be Killed
10. All The Little Things