REENCARNACION, 888 Metal

REENCARNACION, 888 Metal

“Metal Armageddon!!!”. Così Piolin (cantante e chitarrista) introduce il live posto in chiusura di questa ristampa dei colombiani Reencarnacion (di Medellin, famosa città del cartello della droga negli anni ’80 di Pablo Escobar), che comprende sia il disco 888 Metal (conosciuto anche col nome della band soltanto), sia l’ep successivo Acompáñame A La Tumba. Questa band è una vera e propria leggenda vivente, non solo perché ha pubblicato il primo album metal mai uscito dallo stato colombiano, ma anche perché il loro approccio primordiale a questo genere ha influenzato band come i Mayhem. Il marciume che traspira da questi solchi è incredibile. Una registrazione totalmente lo-fi, una padronanza degli strumenti al limite della decenza, una voce vomitata e priva di grazia alcuna. Per me un autentico capolavoro. Il fatto che utilizzino la loro lingua madre conferisce ancora di più quel qualcosa di deviato e satanico che solo i gruppi dell’America Latina possedevano. Il full length d’esordio ci presenta degli assassini privi di qualunque freno. Le tracce sono volgari dimostrazioni di brutalità fine a se stessa, in una macabra girandola di sangue, morte e distruzione. L’innesto di strumenti non convenzionali come il violino e la chitarra acustica contribuisce a innalzare il livello di insania presente. Soprattutto l’uso del violino risulta disturbante e spiazzante, visto che il suono sembra proprio quello dell’ignoto e della disperazione più cupa. Il successivo ep, sempre del 1988, prosegue sul filone dell’esordio, accentuando ancora di più l’oscurità e il senso di perdizione che permeano il gruppo. Chiudono nove mitragliate dal vivo, con le quali la band dimostra di aver acquisito una certa padronanza dei propri strumenti, il tutto sovrastato dalla voce satanica del singer e chitarrista Piolin, che in questo progetto ha buttato tutto se stesso. Se siete alla ricerca delle radici del black metal, dovete obbligatoriamente passare anche da qui.