REDRUM, Victims Of Our Circumstances

Redrum

I rock warriors di Salonicco (l’antica Tessalonica, nome ufficiale della città) Athan ‘Lyssa’ Kazakis, Panos Baxevanis, Thanos Sarketzis e Alex Kidd, guidati da un inossidabile Michael Bormann, tornano all’attacco con un disco che ne consacra l’indiscutibile spessore e la capacità di colpire, pur se in un luogo dello sconfinato pianeta rock in cui è facile ripetere, ripetersi e, a volte, anche riciclarsi. Con un nome ispirato al romanzo thriller Shining di Stephen King – “murder” se pronunciato al contrario – i Redrum propongono un incandescente e ridondante crogiolo hard rock, mosso da propensioni melodiche che, in parte, si rifanno alla tradizione neoclassica europea e, dall’altra, al power rock americano, con qualche tinta bluesy e accenni radio-friendly di tanto in tanto. C’è abbastanza spazio per una buona dose di Rainbow, reinterpretata nello stile di Axel Rudi Pell e Sinner (vedi “Scream” e “Tear Down The Walls”), come pure di una romantica, a volte splendidamente straziante, poesia di strada, affine a quella dei Bon Jovi (“Empty Promises” e “Mother, I’m Coming Home”). Aggiungete le perentorie e più mistiche armonie di Bonfire, Jaded Heart e Dokken (“Tear Down The Walls” e “Dirty White Boy”) e delle parole che fuggono da facili stereotipi pur senza estromettere la capacità di intrattenere (“Pokerface”). Questi sono i Redrum nel 2013 e, sono sicuro, vi piaceranno più di prima. Spero la corsa continui su questi parametri e che questa alleanza ellenico/teutonica perseveri nel suo cammino di fratellanza.

Tracklist

01. One Of Us
02. Scream
03. You Can’t Buy No Hero
04. Dust In Your Eyes
05. Empty Promises
06. Pokerface
07. Dirty White Boy
08. Mother I´M Coming Home
09. Tear Down The Walls
10. Have A Nice Day
11. Victims Of Our Circumstances
12. You’re The Voice